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Agricoltura

Irrigazione e risparmio idrico

Quando si parla di efficienza dei consumi idrici dobbiamo calcolare anche all’uso che si fa dell’acqua nelle irrigazioni agricole. Basti pensare che l’agricoltura utilizza il 70 % di tutta l’acqua disponibile sul pianeta (Fao). Secondo l’Istat nel 2005 erano oltre 2.500 gli ettari di terreno in Italia ad essere irrigati, principalmente con approvvigionamenti da acque sotterranee o da corsi d’acqua superficiale. I cambiamenti climatici e le caratteristiche diverse delle precipitazioni hanno reso più difficile agli agricoltori calcolare il fabbisogno irriguo esatto.

Innanzitutto bisogna saper scegliere la tecnica migliore. Semplificando, esistono due tipi di metodi di irrigazione: quello a goccia e quello ad aspersione. Nel primo caso l’acqua viene somministrata alle piante direttamente all’origine del fusto con il rilascio lento di gocce; nel secondo caso è un tipo di irrigazione a pioggia con l’aiuto di impianti che spruzzano l’acqua più o meno uniformemente sul terreno. Secondo il decalogo delle buone pratiche messo a punto dal Governo il primo sistema è preferibile al secondo, almeno per quanto riguarda i giardini di casa. La pensa così anche la Fao che fornisce qualche dato: i coltivatori passati dall’irrigazione con impianti a pioggia a sistemi a goccia hanno ridotto il loro consumo d’acqua dal 30 al 60 per cento.

Per fortuna che c’è anche la tecnologia a correre in aiuto del risparmio idrico in agricoltura. Ad esempio, in giro sul web ho trovato Irrinet servizio di irrigazione adottato dalla Regione Emilia-Romagna. Si tratta di un sistema di calcolo del fabbisogno irriguo di un determinato terreno, sulla base del quale si forniscono consigli per l’irrigazione migliore. Il sistema calcola quanta acqua piovana si infiltra nel terreno; stima l’eventuale stato di stress idrico della coltura, l’apporto di falda, il flusso dell’acqua attraverso il suolo per definire alla fine l’esatto volume d’acqua per una irrigazione efficiente. I dati di riferimento per il calcolo arrivano direttamente dall’Arpa-Smr, dal Servizio Geologico Sismico e dei Suoli della RER e dal Servizio Sviluppo Sistema Agroalimentare della RER.

» Fare buon uso di ogni goccia dalla Fao
» Irrinet

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