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Animali

Marchiarsi a fuoco in UK: animali più protetti dell’uomo

Leggendo dell’ultima moda del Regno Unito – che consiste nel marchiarsi a fuoco le carni per ottenere “decorazioni” ancora più cool (!!?!) dei tatuaggi – mi sono imbattuto in questa curiosa frase: “La pratica sugli animali è proibita dalla legge, ma per gli uomini, non esiste ancora una regolamentazione e il vuoto legislativo ha permesso così il proliferare dell’arcaico strumento di tortura.”

Insomma, se il Corriere ed il Times dicono il vero, ci siamo imbattuti in un raro caso in cui la legislazione a protezione degli animali è più restrittiva di quella che riguarda l’uomo. Non sarebbe forse più logico individuare una serie di pratiche crudeli da vietare a prescindere dal “destinatario”? Oppure uomo e animale dovrebbero essere trattati diversamente in virtù della ragione, che l’animale non ha? Secondo voi, qual è il confine fra etica “umana” ed etica “animale”? Tempo fa, una domanda del genere se la posero anche su slashdot in merito alle scimmie. Alcune corti in giro per il mondo tendevano infatti ad equiparare le scimmie alle persone. Forse la domanda in quel caso era mal posta: invece che chiedersi quanto simili a noi sono le scimmie, dovremmo interrogarci proprio sui confini fra diritti umani ed animali.

» Foto: Phanatic su Flickr

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