Inquinamento
Trattamento meccanico biologico dei rifiuti

Il Trattamento Meccanico – Biologico (TMB) e’ una tecnologia per il trattamento a freddo dei rifiuti indifferenziati. Il TMB e’ costituito da due processi: quello meccanico si occupa del trattamento dei rifiuti secchi, dividendoli in riciclabili e non; quello biologico, invece, si occupa della parte umida producendo compost e biogas.
Rispetto ad altri impianti il TMB presenta molteplici e notevoli vantaggi. Tra i più importanti sicuramente troviamo la capacità di ridurre peso e volume dei rifiuti e di poterne recuperare circa il 70% tra quelli entrati nell’impianto. Inoltre i tempi di realizzazione, costi e gestione sono altamente competitivi rispetto a qualsiasi altra tecnologia per il trattamento dei rifiuti.
Secondo il rapporto “Gestione a freddo dei rifiuti. Lo stato dell’arte delle alternative all’incenerimento per la parte residua dei rifiuti municipali” pubblicato in italiano nel 2005 da Greenpeace Italia, da 62.000t/a di rifiuti trattati con questo sistema si possono ottenere 3.700 t/a di biogas, 18.000 di acqua da trattamento, 3.000 di sabbia, 35.000 di materiale da avviare al compostaggio.
Il TMB è in grado di evitare l’immissione nell’atmosfera di 123.937 ton. di CO2 equivalenti/anno mentre un termovalorizzatore 33.289 ton. I primi impianti sono comparsi nel nostro paese circa 35 anni fa, al 2004 se ne contano 116, in grado di trattare 11,9 milioni di tonnellate di rifiuti.
Gli impianti TBM sono considerati, almeno nel mondo degli ambientalisti, fondamentali sia per ridurre l’impatto ambientale del conferimento in discarica, come il percolato, sia il recupero energetico.
Via | Greenpeace
