Seguici su

Ecomafie

Sistri, i primi arresti nella bufera appalti: e il sistema ancora non è attivo

Il Sistri (il sistema di tracciatura dei rifiuti pericolosi) è oggi nell’occhio del ciclone giudiziario, additato come la “truffa del secolo” dalla procura di Napoli: Carlo Malinconico, ex sottosegretario con delega all’Editoria del Governo Monti, è il nome eccellente tra gli arrestati di questa mattina.

Mai partito, più volte l’avvio del sistema è stato procrastinato (all’inizio era il 2010 e l’ultima volta alla fine di marzo, con la promessa che dal 1 ottobre 2013 sarebbe partito tutto): un software, una chiavetta USB ed una “scatola nera” collegata al satellite, il Sistri consiste sostanzialmente in questo ma è in verità un enorme appalto pubblico dal valore iniziale di 146 milioni di euro, divenuti 400 milioni in cinque anni.

21 arresti e 10 milioni di euro di beni sequestrati: il bilancio sull’operazione della Guardia di Finanza di questa mattina è polposo quanto incredibile è la storia che c’è dietro al sistema di tracciatura dei rifiuti pericolosi.

Il sistema fu ideato da Selex (gruppo Finmeccanica) nel 2007 e consiste sostanzialmente in un software, una chiavetta USB ed una vera e propria scatola nera da installare sui mezzi che trasportano i rifiuti, collegata direttamente al satellite.

In teoria dal 30 aprile saranno avviate le procedure di verifica per l’aggiornamento dei dati delle imprese per le quali il sistema partirà ad ottobre, operazione che si concluderà entro il 30 settembre. Una verifica per tutte le altre imprese partirà dal 30 settembre fino al 28 febbraio 2014 e, dal 1 marzo del prossimo anno, il Sistri sarà completamente operativo (ed obbligatorio) per tutti.

In teoria, perchè quanto accaduto stamattina era prevedibile e le continue proroghe all’avvio del sistema erano parte integrande del meccanismo criminale: un’appalto da 146 milioni di euro quadruplicato nel tempo, nemmeno una speculazione finanziaria ad alto rischio avrebbe fruttato così tanti soldi.

Tra gli arrestati l’ex sottosegretario Malinconico, che per conto del ministero dell’Ambiente, in qualità di consulente prima e di presidente della commissione di vigilanza poi, espresse parere di regolarità tecnica sul contratto con la Selex e sul prezzo fissato. Peccato che, secondo la procura, Malinconico nel frattempo ha eseguito consulenze per l’imprenditore napoletano Francesco Paolo De Martino, per un totale di 1 milione di euro. Le consulenze, a loro volta “merce di scambio” erano la remunerazione, la stecca, che spettava a Malinconico per gli appalti Sistri (tra gli arresti anche l’ex amministratore delegato di Selex Service Management Sabatino Stornelli).

In origine sul sistema Sistri il ministro Alfonso Pecoraro Scanio appose il segreto di Stato, tolto dal successore Stefania Prestigiacomo: entrambi infatti saranno sentiti, con tutta probabilità, nelle prossime settimane.

Nonostante il sistema non sia mai entrato in funzione, anzi l’attivazione è stata procrastinata numerose volte, le imprese appaltatrici hanno già incassato una parte delle somme (circa 70 milioni, secondo la procura) ed alle aziende è stato chiesto il pagamento delle rate relative alle imposte sul Sistri.

Via | Ansa
Foto | Crimeblog

Ultime novità