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I virus influenzano gli ecosistemi marini profondi

Secondo una ricerca finanziata dall’UE (progetto HERMES), nell’ambito dell’area tematica “Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi”, sarebbero i virus la causa principale della morte dei microorganismi che vivono nei sedimenti dei fondali marini profondi. I virus accelerano il flusso di carbonio e azoto nell’ecosistema facendo sì che questi nutrienti rilasciati alla morte dei batteri vengano raccolti da altri organismi.

Lo studio ha individuato i virus come principali responsabili della mortalità batterica, che si avvicina addirittura al 100% a profondità superiori ai 1000 metri.

Questi virus uccidono i batteri e ne rilasciano il contenuto cellulare nell’ambiente dove i nutrienti vengono riusati rapidamente da altri batteri non ancora infetti. Il processo è descritto come una sorta di “cannibalismo” che accelera il ciclo del carbonio. Questo meccanismo mette in circolazione da 0,37 a 0,63 gigatonnellate di carbonio all’anno tramite la rete alimentare d’alto mare.

Purtroppo non abbiamo ancora moltissime informazioni a riguardo a causa dell’elevata difficoltà nel raccogliere campioni a queste profondità ed ovviamente conservare e studiare quest’ultimi alle pressioni estreme e alle basse temperature riscontrate in fondo all’oceano, cosa che richiede attrezzature specializzate e costose. Nonostante i numerosi ostacoli le ricerche proseguono, infatti il prossimo obiettivo sarà quello di identificare i virus coinvolti in questi processi e capire precisamente il ruolo che svolgono nel mantenimento della biodiversità nell’ambiente marino profondo.

Via | Molecularlab.it
Foto | Flickr

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