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Inquinamento

Sostanze nocive usate da industrie chimiche

Nonostante i grandi passi fatti nella creazione di nuovi prodotti e sostanze chimiche, sono ancora molte le industrie che continuano ad utilizzare centinaia di sostanze nocive (ad esempio l’usatissimo cloro).

Purtroppo esistono ancora numerosi ostacoli, quali ad esempio la mancanza di formazione e investimenti insufficienti, nel percorso che porterà all’utilizzo di prodotti chimici “ecologici” e alla progettazione di sostituiti per la maggior parte dei composti in utilizzo oggigiorno.

Dei circa 83.000 prodotti chimici in commercio, solo un centinaio di questi possono essere considerati “ecologici”. I restanti si accumulano nel corpo umano ed in natura, creando gravi danni ambientali e malattie come il cancro. Per alcuni prodotti non si conoscono neppure i rischi o sono comunque incerti.

Nel 2006, dodici tra le più grandi aziende chimiche, tra cui BASF, Dow, DuPont, Rohm & Haas, hanno assunto consulenti specializzati allo scopo di trovare dei metodi che rendessero le loro aziende più ecocompatibili.

Dopo circa un anno di ricerche, questi consulenti hanno concluso che il tipo di mentalità industriale impedisce il progresso: le iniziative ambientali delle aziende sono solo reazioni alle critiche dell’opinione pubblica ed ovviamente non connesse alle priorità aziendali e dei suoi compartecipanti. Secondo il professore Paul Anastas dell’Università di Yale, conosciuto come il padre della chimica ecologica, sono molte le aziende chimiche che non hanno un reale interesse nel realizzare prodotti ecologici.

Via | LosAngelesTimes.com
Foto | Flickr

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