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Il giardino dietro casa fa bene alla salute

Un recente studio britannico ha dimostrato che abitare in zone limitrofi ad aree verdi diminuirebbe sulla popolazione il rischio di mortalità per cause generiche o, nel particolare, per problemi circolatori, che si tratti di popolazioni ricche o povere. Una buona notizia a dispetto delle classiche ipotesi sociologiche americane che attribuivano un peso determinante delle disuguaglianze economiche sulla salute, in termini sia di outcomes sia di accesso ai servizi

La ricerca è stata condotta da alcuni studiosi inglesi coordinati da Richard Mitchell su un vasto gruppo di inglesi con basso reddito nell’età del prepensionamento che vivono a ridosso di un ambiente verde. Dallo studio ne è scaturito che questi, rispetto ai gruppi svantaggiati che non hanno la fortuna di vivere a ridosso di un ambiente verde, sono meno soggetti alle disuguaglianze socioeconomiche sulla salute.

Abitare in centro, dunque, non sarebbe troppo rilevante se a due passi da casa non c’è almeno un giardino dove fare due passi e ossigenarsi con una dose di aria pulita. Sarebbe ancora meglio vivere in campagna, dove in termini di salute un proprietario di un terreno di centinaia di ettari con tanto di edificio d’epoca ristrutturato non starebbe poi tanto meglio di un contadino che vive nella stessa località.

Spaventa dunque il dato rilevante dell’aumento di edificazioni e la cessazione di zone verdi e rupestri a palazzinari o agenti del commercio e diventa interessante notare come spesso in fattori quali la valutazione di un immobile si perde di vista la questione accessibilità a spazi verdi per determinare il prezzo di vendita oggettivo dell’immobile.

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