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I cittadini britannici fanno scorte di lampadine ad incandescenza

Le lampadine a incandescenza saranno storia, con tempi diversi ma saranno storia in Europa e in molte altre parti del mondo. L’Unione Europea ha imposto da settembre 2009 il bando delle vecchie lampadine, economiche ma che consumano molto, a favore di opzioni più costose ma che durano di più e con una efficienza maggiore (= e meno emissioni di CO2).
Ma come reagisce il consumatore a notizie di questo tipo? Vi riporto l’esempio della Gran Bretagna, con una notizia non proprio fresca ma molto curiosa. Nel regno di sua maestà Elisabetta II il risultato è stato una sorta di panico collettivo. Tutti a caccia delle ultime care vecchie lampadine per farne una bella scorta prima che non si trovino più.
Perchè? I più sofisticati dicono che le opzioni non è vero che siano poi così meglio, forse consumano meno energia ma possono provocare emicranie, sfoghi cutanei e a lungo andare anche epliessia. Di fatto la maggior parte dice che la luce che fanno le lampadine a basso consumo non gli piace. Non è calda abbastanza, ci impiegano un sacco a fare piena luce, è deprimente, eccetera.
Per incentivare l’uso delle “nuove” lampadine in alcuni negozi hanno cominciato anche a scontarle. Poco importa che le previsioni di questo cambio portino a un risparmio previsto di 5 milioni di tonnellate di CO2 l’anno e a qualche sterlina in meno nella bolletta. I cittadini britannici preferiscono le vecchie lampadine, e le cercano e ne fanno scorta, tanto da accelerare il loro esaurimento nei negozi.
Questo va anche bene, si farà prima più spazio alle lampadine a basso consumo. Ma fino a che non finiranno le scorte “casalinghe” non avremo alcun beneficio.
Via | DailyMail
Foto | Anton GF
