Acqua
Il ferro come nuova soluzione ai cambiamenti climatici?

Un gruppo tedesco di ricerca scientifica ha avviato a bordo della nave Polarstern un particolarissimo studio nell’Oceano Atlantico che prevede venga messo in mare del ferro (sotto forma di solfati ferrosi in polvere) con lo scopo di testare gli effetti sul fitoplancton.
Per quanto l’iniziativa possa lasciare perplessi, i responsabili del gruppo di ricerca ne hanno illustrato gli obiettivi e le motivazioni, spiegando in sostanza che questi solfati dovrebbero avere un effetto sulla crescita delle microalghe marine, dalle quali non dipenderebbe solo l’alimentazione dei grandi mammiferi marini.
Gli esperti indicano infatti come queste avrebbero un ruolo cruciale nella lotta contro il riscaldamento globale, infatti hanno un’enorme capacità di catturare l’anidride carbonica dall’atmosfera. Questo è importantissimo, per via del fatto che l’Oceano rappresenta il più importante contenitore di anidride carbonica, molto più grande di quanto lo siano tutte le foreste del pianeta messe insieme.
La spedizione scientifica, che ha avuto inizio il 7 gennaio e dovrebbe essere portata avanti fino al 17 marzo prossimo, vede la presenza sull’imbarcazione di 48 esperti, di cui due italiani. Nel corso di questo studio verrà quindi monitorata la crescita delle alghe marine che, stando a quanto ci riferiscono gli esperti, dovrebbe avvenire.
Sui possibili effetti secondari che questi solfati ferrosi potrebbero provocare sulla restante ecosfera marina (escluse le alghe) non viene riportato nessun commento. A tal proposito sarà importante seguire con attenzione i risultati che fra qualche mese saranno resi pubblici e consultabili via web dal sito ufficiale dell’Istituto tedesco di ricerca Alfred Wegener
Via | Ambientum.com
