Asia
Striscia di Gaza: il gas offshore la vera causa del conflitto?

Un conflitto, quello che si è appena concluso a Gaza che sembra affondi le sue radici in ragioni per nulla politiche ma molto molto economiche. E’ questa la tesi sostenuta da Michel Chossudovsky professore di economia all’Università di Ottawa che spiega nel suo articolo War and Natural Gas: The Israeli Invasion and Gaza’s Offshore Gas Fields apparso l’8 gennaio su globalresearch.
Scrive Choussudovsky:
L’invasione militare della striscia di Gaza da parte delle Forze israeliane ha una relazione diretta con il controllo e con la proprietà di strategici giacimenti di gas al largo.
Svela lo studioso, che le riserve di gas appartengono alla Palestina e che alla morte di Yasser Arafat e con l’elezione del Governo di Hamas, Israele di fatto ha preso il controllo dei giacimenti senza consultare Hamas. Infatti nel 1999 fu firmato un accordo tra l’Autorità Palestinese e la Bg, British Gas Group per i diritti di prospezione per gas e petrolio per 25 anni.
Dopo una serie di vicende altalenanti, incontri, scontri e negoziati:
L’intenzione dIsraele era evitare la possibilità che i compensi fossero pagati ai palestinesi. Nel dicembre 2007 la BG Group si ritirò dai negoziati con Israele e nel gennaio 2008 chiuse il suo ufficio in Israele. (sito Internet della BG).
Così si giunge all’estate del 2008, il crocevia per la pianificazione in contemporanea di negoziati tra Israele e BG per lo sfruttamento del gas e l’invasione della Striscia di Gaza per togliere la proprietà dei giacimenti ai palestinesi:
Cronologicamente la decisione di accelerare i negoziati con la British Gas (il gruppo BG) coincideva con la pianificazione dell’invasione di Gaza iniziata a giugno. Sembra che Israele si affrettasse a concludere un accordo con la BG Group prima dell’invasione, la cui pianificazione era già in una fase avanzata. Più che altro, questi negoziati erano condotti dal governo di Ehud Olmert, che era al corrente che un’invasione militare era allo studio.
L’operazione dell’invasione della Striscia di Gaza, conosciuta come “piombo fuso” nasce così nel giugno 2008 mentre proseguono i negoziati tra Istraele e BG fino all’ottobre dello stesso anno.
Si chiede Chossudovsky:
Cosa possiamo aspettarci dopo l’invasione? Qual’è l’intenzione d’Israele per quanto riguarda il gas naturale della Palestina? Ci sarà un nuovo accordo territoriale, con lo stanziamento di truppe israeliane e/o la presenza “di forze per il mantenimento della pace”? Assisteremo alla militarizzazione della totalità del litorale di Gaza, strategico per Israele?
» L’articolo di Chossudovsky tradotto in Italiano:effedieffe
Via | Eurasia rivista, Osservatorio Iraq
Foto | Luogocomune
