Seguici su

Italia

La Provincia di Modena salva un pezzo di Foresta Amazzonica e la Corte dei Conti apre un indagine

Per la Corte dei Conti, prendersi cura di un pezzo di Foresta amazzonica, per compensare le emissioni di CO2 (così come previsto dal protocollo di Kyoto) è solo un escamotage, peraltro pagato con soldi pubblici, che non risolve il problema delle città che soffocano nell’inquinamento.

In pratica per i giudici ci sarebbero presunte irregolarità contabili e di procedura a proposito dei 100 ettari di Foresta acquistati dalla provincia di Modena, per 20mila euro nel 2003, e per il viaggio costato 6000 euro per la ratifica dell’accordo e per i viaggi successivi delle guardie forestali che si sono prese cura degli alberi piantati.

Secondo la Corte dei Conti, le Gev (Guardie ecologiche volontarie) sono state in Costarica a curare alberi che non portano aria pura a Modena. Tra l’altro l’investimento era stato messo nel Capitolo di spesa sotto la voce: “Acquisto foresta tropicale”. Insomma un pasticcio amministrativo.

Si difende maurizio Maletti, Presidente della Provincia di Modena:

Noi quindi siamo assolutamente sereni anche per la regolarità e la trasparenza delle procedure seguite. E proprio per il ruolo svolto dalle Gev modenesi in Costarica due settimane in Campidoglio sono state premiate con il “Bosco per Kyoto”, un riconoscimento assegnato a chi si distingue nella difesa dell’ambiente, con particolare riferimento al risparmio energetico e alla riduzione di gas serra nell’atmosfera.

Secondo quanto commenta il direttore generale di Legambiente Rossella Muron in un comunicato stampa:

Comuni e province italiani possono dunque lavorare a beneficio del clima diffondendo buone pratiche di risparmio energetico e efficienza ma rimane fondamentale contribuire anche a livello internazionale soprattutto nei Paesi in via di sviluppo dove l’estrema povertà e le condizioni d’instabilità politica sono la principale causa della deforestazione.

Via | Modena2000, La Repubblica
Foto | Flickr

Ultime novità