Alimentazione
Mozzarelle di Bufala annacquate: l’Assessore Nappi valuta se diffondere i nomi della aziende coinvolte

Dopo il commissariamento da parte del Ministro Luca Zaia del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana si sono aperti gli inevitabili teatrini di polemiche. Intanto, proseguono i controlli e finiscono sotto sequestro sette caseifici della provincia di Caserta, che però, precisa il Consorzio commissariato non sono tra gli iscritti. Anzi, secondo il Consorzio non ci sarebbe neanche un commissariamento in atto ma come ha dichiarato ieri sera Mimmo Raimondo, vicepresidente del Consorzio a Striscia sono attesi 4 esperti inviati dal Ministro per affiancare il lavoro del CdA. Per la verità è giunta una secca smentita del Ministro Zaia, presente anche sul suo blog in cui precisa:
Il fatto è che il presidente Chianese è stato sollevato dall’incarico con un decreto firmato dal ministro Luca Zaia giovedì 14 gennaio. Ed è stato lo stesso ministro a darne notizia due giorni fa, sostenendo dl avere nominato un comitato di garanzia che,nei fatti, esautora l’azione del presidente. Non solo, ma ha lasciato intuire che altri provvedimenti restrittivi erano allo studio. Non un caso se ieri i Nas di Napoli e Caserta hanno messo i sigilli ad altri sette caseifici, sequestrando alcune tonnellate di prodotto contraffatto con aggiunta di latte vaccino. Il che non attenta alla salute, ma non è consentito dal disciplinare Dop.
La questione è complessa e rischia di innescare una sorta di secessione di molti produttori aderenti al Consorzio. Infatti la Mozzarella di bufala Campana si produce nel salernitano, foggiano e bassa ciociaria. Di qui l’esigenza di conoscere i nomi dei produttori che annacquavano le mozzarelle, sostituendo, secondo le analisi disposte dal Ministro Zaia, almeno il 30% di latte di bufala con latte di vacca.
Dopo il salto le dichiarazioni di Gianfranco Nappi assessore all’agricoltura della Regione Campania.
Ho chiesto all’Assessore Regionale all’agricoltura Gianfranco Nappi se era possibile conoscere i nomi dei produttori e mi ha rilasciato la seguente dichiarazione:
Siamo lieti dell’intervento del ministro Zaia sul Consorzio della mozzarella. In questi giorni mi confronterò con il Governo e con i produttori per fare ulteriore chiarezza sulla vicenda. Come Regione, peraltro, ci sentiamo parte lesa di fronte alle violazioni riscontrate durante i controlli. Non è accettabile, infatti, che per le frodi di alcuni un’intera filiera, altamente strategica per la Campania, rischi di essere penalizzata in modo grave. Da parte nostra, aggiungo che credo che sia giunta l’ora rafforzare ulteriormente il sistema dei controlli sui Consorzi, che ad oggi risulta ancora centralizzato. La Regione a tale proposito rivendica un ruolo più attivo, complementare a quello dei livelli nazionali. E fin dalle prossime ore incontrerò tutti gli attori della filiera bufalina per sviluppare un programma di promozione della mozzarella campana, basato sui concetti di qualità e rintracciabilità dei prodotti. Il tutto partendo dal lavoro già compiuto dalla nostra Amministrazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, che ha messo a punto un Sistema Informatico di Rintracciabilità ambientale insieme ad un marchio, il Doag (denominazione origine ambientale garantita), al quale le aziende potranno aderire per garantire ai consumatori il massimo livello di sicurezza alimentare.
Rispetto ai nomi della aziende coinvolte mi fa sapere in via informale che no, non si possono conoscere essendo in atto delle verifiche che consentano di accertare con precisione i responsabili delle violazioni.
