Animali

Jean Paul Gaultier contestato da Animalisti Italiani a Roma che si presentano senza abiti

Lo stilista Jean Paul Gaultier viene contestato dagli Animalisti Italiani a Roma durante la Settimana romana della Moda da un gruppo di attivisti che si sono presentati come mamma li ha fatti

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Senza abiti, così come mamma li ha fatti e con scritto sulla pelle No Fur, no alle pellicce. Questa la protesta messa in atto ieri dal gruppo Animalisti italiani onlus associazione che si batte per i diritti e benessere animale durante la sfilata di Jean Paul Gaultier per Alta Roma 2013 settimana della moda a Roma. La manifestazione è stata organizzata come un Burlesque in cui i partecipanti, tre uomini e tre donne, al ritmo di You can leave your hat on si sono tolti tutti i vestiti sino a rimanere solo con pochi indumenti intimi.



La protesta messa in atto ieri da un gruppo di attivisti, mediaticamente è stata un successo anche se non sono mancati gli spintoni della security per cui l’associazione fa sapere di avere anche sporto denuncia:

Abbiamo attivato il nostro ufficio legale e daremo seguito alle denunce del caso. Una protesta verso la moda che non può più sfilare in passerella con il sacrificio, la sofferenza e la morte degli animali. In un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo, non si può dare un ulteriore schiaffo ai poveri, proponendo pellicce costose, a danno dei più deboli e di chi non ha voce. La moda italiana non può ridursi a questo tipo di appuntamenti promossi come Evento dell’Alta Moda romana

Le Beau Male il profumo di Jean Paul Gaultier con la pelliccia di orso bianco



Lo stilista francese Gaultier viene accusato dagli animalisti di usare le pellicce e di proporre una moda arrogante che non tiene conto della dignità degli animali, come nel caso della pubblicità del profumo Le Beau Male, in cui un giovane modello è steso sulla pelliccia di un orso bianco. Dice Walter Caporale, presidente dell’associazione:

La vera bellezza è anche interiore e non la si ottiene indossando crudeltà, come dimostrano Pamela Anderson, Kim Basinger, Nastassia Kinsky, Ornella Muti, Brigitte Bardot, Loredana Cannata, Brad Pitt, Richard Gere, Alec Baldwin, Paul e Stella McCartney, Wladimir Luxuria, Romina Power, Donatella Rettore, Veronica Pivetti, Rocco Siffredi, che hanno detto no alle pellicce, sì alla vita







L’ Associazione Europea Allevatori di Pelliccia, EFBA (European Fur Breeders’Association) rende noto che l’Unione Europea è il maggior produttore di pellicce al mondo. In Europa si allevano 26 milioni di visoni, 2 milioni di volpi, procioni e cincillà. Il visone è allevato in Danimarca (15 milioni), Paesi Bassi (4,75 milioni), Finlandia (2 milioni) e Svezia (oltre 1 milione) e in Italia si svolge la maggior parte del lavoro di concia delle pelli. Nel mondo si uccidono per le pellicce oltre 1 miliardo di conigli all’anno, di cui 70 milioni sono uccisi in Francia e la carne non è commestibile poiché sono allevati per ottenere la pelliccia Lapin. Annualmente sono 60 milioni gli animali catturati per la pelliccia tra Linci, volpi, orsi, lupi, uccelli e cani, gatti e conigli domestici.

Via | Animalisti

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