Inquinamento

Nel 2013 gli USA primi produttori di gas e petrolio, ma a quale prezzo?

L’entusiasmo dei commentatori andrebbe raffreddato, perché il sorpasso è avvenuto solo perchè la Russia ha diminuito la sua produzione e perchè l’aumento americano è dovuto all’estrazione di petrolio e gas non convenzionali che hanno un grave impatto ambientale

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Nel 2013 gli USA potrebbero raggiungere il discutibile primato di maggiore produttore fossile del pianeta, superando la produzione di petrolio e gas di  Russia  e Arabia Saudita (1). L’annuncio, dato dall’EIA qualche giorno fa, ha naturalmente scatenato gli entusiasmi di tutti i media di lingua inglese.

Lo scopo di un simile annuncio è soprattutto di tipo geopolitico; l’America (come viene chiamata oltreoceano), manda a dire che è sulla strada dell’autosufficienza energetica. Da tempo l’EIA preparava un simile annuncio, al punto da gonfiare le cifre della produzione sommando i volumi di tutti i combustibili liquidi senza considerare l’effettivo output energetico (2).

Facendo questa correzione la produzione effettiva USA cala di circa il 4%, ma resta comunque al primo posto. Ci sono tuttavia una serie di “ma” che dovrebbero smorzare l’entusiasmo dei fossiliferi:

(A) Gli USA consumano ogni giorno circa 30 milioni di barili equivalenti di petrolio e gas, per ci sono ben lontani dall’autosufficienza;

(B) La produzione vera e propria di greggio USA è aumentata (vedi sotto perché), ma rimane significativamente più bassa di Russia e Arabia. Tutto il sistema dei trasporti funziona soprattutto a gasolio e non potrebbe cambiare così in fretta.

(C) Come si vede confrontando la produzione 2013 con quella del 2012 (grafico qui sotto), il sorpasso della Russia è avvenuto perché quest’ultima ha diminuito la sua produzione di circa un milione di barili al giorno, soprattutto a causa di una contrazione della produzione di gas, sembra a causa della riduzione della domanda europea che rivolta ad altri mercati.

(D) La crescita USA è dovuta all’estrazione di petrolio e gas non convenzionali, ottenuti con la tecnica del fracking, che ha altissimi costi ambientali, con pozzi che si esaurisocono in fretta. IN altri etrmini, è probabile che la supremazia USA non durerà a lungo.

(1) In realtà, se dovessimo considerare anche il carbone, il primato spetterebbe alla Cina con una produzione fossile totale di 42 Mbbleq/giorno.

(2) A parità di volume il GPL ha un potere energetico che è solo il 70% del petrolio, per cui 1 barile equivalente è pari a 0,7 barili di GPL

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