Energia

15,3 milioni di americani vivono nei pressi di pozzi di gas scisto

Due interessanti ricerche del Wall Street Journal e di Energy Wire svelano le conseguenze dell’estrazione del gas scisto

Published

on

Il fracking, la tecnica utilizzata per recuperare il gas scisto dal sottosuolo, accusata di procurare gravi danni alle falde acquifere e di causare terremoti nelle aree di estrazione, sta dilagando in tutti gli Stati Uniti, in nome di una maggiore autonomia energetica auspicata dall’amministrazione Obama.

Ma quante persone sono interessate dai pozzi e dalle perforazioni nei terreni americani? La risposta ha provato a dirla il Wall Street Journal che ha stimato in 15,3 milioni di persone il numero di cittadini statunitensi che vivono a meno di un chilometro e mezzo di distanza dai pozzi di estrazione.

Utilizzando come punto di partenza i dati del sito specializzato DrillingInfo e quello del Dipartimento delle risorse naturali dell’Ohio, il Wall Street Journal ha cartografato l’insieme dei pozzi negli undici stati che producono più energia. L’esplosione dei pozzi che praticano il fracking è avvenuta negli ultimi quindici anni: prima del 2000 erano una manciata, alla fine del 2012 erano 3900.

Il Wall Street Journal ha incrociato i dati di questo censimento con quelli demografici disegnando un cerchio con un raggio di un miglio dal pozzo. E il risultato è stato stupefacente: 15,3 milioni di americani vivono a ridosso dei pozzi, con tutti i problemi che ne conseguono.

Ma non finisce qui perché Energy Wire, con un lavoro certosino di ricerca Stato per Stato e grazie alla legge sulla libertà d’informazione, si è invece concentrata sulle fughe di petrolio e di gas scoprendo, per esempio, che le fughe annue di gas e petrolio superano la marea nera causata dall’affondamento della Exxon Valdez nel 1989: con un + 17% rispetto al 2010.

Via | Le Monde

Video | Youtube

Foto © Getty Images

Exit mobile version