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Auto elettriche: batterie migliori grazie a Michael, il supercomputer

La Faraday Institution ha comprato Michael, un supercomputer che ha un solo scopo: accelerare la ricerca sulle batterie per auto elettriche.

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La sfida per il dominio del nascente mercato delle auto elettriche passa, in buona parte, dalle batterie: chi riuscirà a dotare i propri EV di accumulatori economici, capienti e leggeri sarà una spanna avanti rispetto a tutti gli altri. Ecco perché la ricerca in questo settore è spasmodica e ci sono alcuni centri ricerca, come la Faraday Institution, che a questo settore della ricerca hanno dedicato un intero supercomputer.

Si chiama Michael, in onore di Michael Faraday che oltre a dare il nome al centro ricerca ha dato anche molto, nell’Ottocento, alla scienza studiano l’elettromagnetismo e l’elettrochimica. Il nuovo supercomputer è stato comprato per 1,6 milioni di sterline (1,8 milioni di euro), è stato progettato per accelerare la ricerca su due dei più importanti progetti sulle batterie del Regno Unito ed è stato installato presso l’University College London (UCL).

Michael aiuterà oltre 110 ricercatori che lavorano alla creazione di nuovi modelli matematici per i sistemi di batterie e, soprattutto, per le batterie a stato solido di prossima generazione. E, come spesso si dice nel settore, le batterie a stato solido sono “the next big thing” nella mobilità elettrica: più densità energetica, meno peso, meno rischio di incendio.
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Il supercomputer offre la necessaria capacità calcolo ai ricercatori britannici che oggi stanno lavorando per risolvere alcuni dei problemi più spinosi nello stoccaggio di energia. Il direttore esecutivo per la ricerca e l’innovazione del Regno Unito, il professor Sir Mark Walport, spiega che “Questo nuovo supercomputer sarà una risorsa preziosa per i ricercatori delle batterie del Regno Unito, fornendo loro le informazioni necessarie per migliorare le prestazioni e la durata delle batterie e per ridurne i costi“.

Jacqueline Edge dell’Imperial College di Londra, e capo progetto del progetto di modellazione multiscala di Faraday Institution, aggiunge: “Il nostro team è entusiasta di avere accesso a questo nuovo computer ad alte prestazioni, completamente dedicato ad accelerare la nostra ricerca sulle batterie. Questa attrezzatura all’avanguardia sarà cruciale per accelerare i miglioramenti a step nella capacità di modellazione delle batterie del Regno Unito“.
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Lo sviluppo di simulazioni più accurate delle batterie darà ai ricercatori e ai loro partner industriali la possibilità di progettare batterie avanzate senza il costo di creare numerosi prototipi per testare ogni nuovo materiale, o nuovo tipo e configurazione delle celle che costituiscono un pacco batterie. Le simulazioni offrono anche informazioni preziose su come funzionano i materiali esistenti, consentendo agli scienziati di identificare i processi limitanti e sviluppare strategie razionali per superarli.

Usando Michael, i ricercatori saranno in grado di eseguire le loro simulazioni in una notte, piuttosto che dover aspettare, in alcuni casi, settimane o addirittura mesi, prima di avere i risultati.

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