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Inquinamento

Rimozione amianto: credito di imposta del 50% per chi bonifica

In caso di approvazione, a partire dal 2016, sarà previsto un credito di imposta per chi deciderà di bonificare edifici e beni produttivi contaminati da amianto

Un credito di imposta del 50% per aiutare chi decide di bonificare edifici e beni produttivi dall’amianto: è questo l’obiettivo di un emendamento presentato dal Governo al Collegato Ambientale allo studio del Senato per l’approvazione definitiva. In caso di approvazione, gli imprenditori che, a partire dal 2016, dovessero avviare interventi di rimozione e smaltimento di strutture in amianto, potranno beneficiare di un credito di imposta del 50% sulle spese sostenuto, a partire dai 20mila euro.

Questi bonus verranno finanziati con una spesa di più di 17 milioni di euro suddivisa in tre tranche annuali da 5,667 milioni di euro l’anno, dal 2017 al 2019. Il credito di imposta sarà ripartito e utilizzato in tre quote annuali di pari importo e non inciderà né sulla formazione del reddito, né sull’imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive (Irap).

Nell’emendamento anti-amianto il Governo ha inserito anche la proposta della creazione di un Fondo per la progettazione degli interventi di bonifica di beni contaminati da amianto: in tal senso la dotazione finanziaria è di circa 17,5 milioni di euro, di cui 5,536 milioni di euro per il 2015 e 6,018 milioni di euro sia per il 2016 che per il 2017. A regolare il funzionamento del Fondo sarà un decreto del Ministero dell’Ambiente che individuerà anche i criteri di priorità per la selezione dei progetti ammessi al finanziamento.

Secondo i dati aggiornati al novembre 2014 i siti da bonificare in Italia sono oltre 35mila.

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