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Insidie da Hoverboard: multa salata a Trento

Le insidie per gli appassionati di hoverboard sono tutte già contenute nel Codice della Strada: ecco cosa c’è da sapere.

È una moda che sta prendendo sempre più piede quella degli Hoverboard ma, come spesso succede, non è una moda priva di insidie: un papà di 24 anni di Trento si è visto comminare una multa di 1200 euro, oltre al sequestro del mezzo e 5 punti decurtati dalla patente.

Secondo le vigenti regole, almeno in Italia, del codice della strada gli Hoverboard sono considerati alla stregua di uno scooter ma non essendo omologati il più delle volte non possono circolare (e questa sarebbe la fattispecie della violazione riconosciuta al 24enne trentino): multa per assenza di assicurazione (849 euro), per assenza di certificato di circolazione (155 euro), per assenza di targa (77 euro) e per guida senza casco (81 euro). Il giovane ha già annunciato ricorso al giudice di Pace, anche perché i rivenditori non informano adeguatamente sui limiti di utilizzo del mezzo.

Il nocciolo del problema è infatti più o meno tutto qui: teoricamente tutti gli hoverboard non potrebbero circolare su marciapiedi e nelle aree dedicate ai pedoni e in aggiunta a questo i modelli che superano i 6 km orari di velocità sono addirittura considerati, dal Codice della Strada, come scooter di cilindrata 50cc. Questo significa che per andare in strada necessitano di targa, immatricolazione e assicurazione (cosa comunque impossibile in Italia, in quanto questi mezzi non sono omologabili per legge. Almeno, non ancora).

Foto | Ben Larcey

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