Oscar 2013, Helen Hunt con H&M Conscious collection sul red carpet


l’abito indossato da Helen Hunt per la sfilata sul red carpet agli Oscar 2013 è firmato H&M Conscious collection la linea ecologica del marchio svedese. Nato dalla collaborazione con l’associazione ambientalista Global Green di cui la Hunt è ambasciatrice, non sarà purtroppo in vendita essendo questo un modello personalizzato ma che sembra sia del valore di circa 80 dollari. Discorso a parte la “gioielleria” indossata a prestito dalla Hunt e firmata Martin Katz per un valore totale di 700 mila dollari.

L’abito è dunque la testimonianza della Hunt del suo impegno con l’associazione Global Green per cui in America diffonde le iniziative. Ultima in ordine di tempo è Green School makeover, nello stile delle trasmissioni Makeover ossia trasformare e ricostruire scuole ecologiche e sostenibili. Helen Hunt dunque ha presentato il progetto alla in tv al Katie Couric show.

H&M invece ha scelto Global Green per lanciare la campagna Long Live Fadhion, lunga vita alla moda che consiste nel raccogliere l’abbigliamento che diversamente sarebbe gettato via, con l’obiettivo di riciclare tessuti, bottoni chiusure lampo ecc. Il progetto di H&M di impegnarsi in una raccolta globale di abiti usati di qualunque marca lo avevo presentato lo scorso anno, annunciando appunto che sarebbe partito nel febbraio 2013. Infatti al party Pre-oscar 2013 l’iniziativa è stata presentata da due vip come Sophia Bush e Catt Sadler. Dunque la campagna di raccolta abiti usati diviene nuova costola del progetto H&M Conscious collection che si compone di abiti ottenuti da cotone biologico, canapa, poliestere ed è la linea amata da vip come Michelle Williams, Viola Davis, Amanda Seyfried e Kristin Davies.

Ecco dunque chiudersi il cerchio tra H&M Conscious collection, Global Green e Helen Hunt che con l’abito indossato al red carpet della notte degli Oscar 2013 porta con se una dote incredibile di impegno e messaggi per la tutela dell’ambiente e la moda ecologica e sostenibile.

Oscar 2013 Helen Hunt indossa l\\’abito H&M Conscious collection









Foto | Getty Images

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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