Categories: Inquinamento

Uranio impoverito: chiesto il sequestro probatorio di Salto di Quirra

Il poligono militare di Salto di Quirra verrà sequestrato. La decisione è stata presa dalla procura di Lanusei che ha depositato una richiesta di sequestro probatorio che, qualora diventasse esecutiva, porterebbe allo stop di tutte le esercitazioni all’interno del poligono interforze che ha provocato numerosi casi di tumori, malformazioni e malattie nella zona circostante.

A prendere l’iniziativa è stato Domenico Fiordalisi, ora toccherà al gip Nicola Clivio decidere se concedere o no il sequestro e a valutare le posizioni dei venti indagati con l’accusa di aver contribuito all’impiego di armi pericolose per la salute, allo smaltimento illegittimo e alla contaminazione del suolo.

La notizia è clamorosa poiché nel corso dell’ultima udienza il gup aveva deciso di far slittare la decisione al 17 luglio, termine ultimo per le perizie dei tecnici. Le parti, invece, saranno convocate in anticipo, precisamente il prossimo 22 aprile, giorno in cui verrà fissata una nuova agenda delle analisi che verranno condotte da un docente del Politecnico di Milano. Fiordalisi ha chiarito che i tempi per le analisi saranno molto lunghi e ha criticato i periti rei, secondo il pm, di aver minimizzato la presenza di materiale radioattivo nella zona.

La Procura aveva fatto richiesta di interdire il pascolo e l’attività di allevamento sui terreni interessati dall’inquinamento ambientale, ma la limitazione, successivamente imposta dai militari, è stata disattesa e il bestiame è tornato a pascolare sui siti contaminati. Anche perché nonostante i numerosi casi di tumore, la nascita di animali con malformazioni (fra cui l’agnello a due teste) e il ritrovamento di tracce di torio nelle ossa delle salme dei pastori morti di tumore, gli allevatori hanno già dimostrato di voler essere liberi di continuare a far pascolare il proprio bestiame  nelle zone dei test militari.

Via | Rinascita

Foto © Getty Images

Davide Mazzocco

Giornalista e saggista, attivo sul web dal 2000 ha collaborato con numerose testate fra cui L'Unità, Narcomafie, La Nuova Ecologia, Slow Food, Terra, Alp, Ciclismo, Sport Week, Extratorino, Suden e Cinecritica. Fra i suoi libri più noti vi sono "Propaganda Pop", "Giornalismo online", "Giornalismo digitale" e "Storia del ciclismo". Ha co-diretto il documentario "Benvenuto Mister Zimmerman".

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