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Fossil free: basta investire in petrolio gas e carbone che devastano il clima!

«E’ sbagliato lucrare profitti dalla devastazione del clima. Così costruiamo un movimento inarrestabile per liberarci dai combustibili fossili». (1)

Il messaggio di Fossil Free è semplice e chiaro: le istituzioni pubbliche non devono più finanziare i fondi di investimento che sostengono le multimazionali del petrolio, gas e carbone.

E il messaggio sta funzionando: non si tratta del solito appello di intellettuali, tanto nobile quanto improduttivo, ma di un vero e proprio movimento di massa che sta entusiasticamente contagiando le amministrazioni locali e i giovani delle università.

Undici città degli USA si sono impegnate a dismettere gli investimenti nel settore delle enrgie fossili. Le prime sono sulla west coast: Seattle e San Francisco.

«Il cambiamento climatico è una delle sfide più importanti che stiamo affrontando come città e come società. Credo che Seattle  debba scoraggiare le aziende dall’estrarre combustibili fossili e disinvestire i fondi pensione da queste compagnie è un modo per farlo», ha dichiarato il sindaco Mc Ginn già alla fine del 2012. Il fondo pensioni di Seattle aveva almeno 17 milioni di $ investiti in fossili.

Tre giorni fa San Francisco ha dato un’altro fortissimo segnale, togliendo 586 milioni di dollari dal business fossile. «La bay aera spenderà miliardi per adattarsi ai cambiamenti climatici: non ha senso investire denaro in chi li sta provocando» ha detto Bill Mc Kibben di 350.org, una delle organizzazioni che ha dato vita alla campagna Fossil Free (il numero fa riferimento alla auspicata riduzione della concentazione di CO2 a 350 ppm).

Tra le altre città che si sono impegnate in questo percorso ci sono Ithaca (NY), Boulder (CO), Richmond e Berkeley (CA), ma decine e decine di campagne sono attive in altre città.

Ancora più promettenti sono le campagne avviate in oltre 350 università per chiedere di congelare subito ogni nuovo investimento nel campo dei fossili e per disinvestire l’esistente nel giro di cinque anni. Chissà, negli USA forse potrebbe nascere un nuovo movimento studentesco come quello che nel ’67-’68 rivendicava i diritti civili e la fine della guerra in Vietnam.

Le multinazionali fossili sono un gigante con i piedi di argilla, possono fare poco senza gli investimenti delle banche e queste a loro volta possono poco senza gliinvestimenti dei cittadini.

Dovremmo imparare la lezione e cercare di capire anche noi cosa stanno facendo con i nostri risparmi (almeno per chi ha la fortuna di averne ancora…).

(1) In inglese “divest” significa spogliarsi, liberarsi, ma anche vendere, disinvestire


Fossil free: basta investire nelle aziende fossili

EcoAlfabeta

Marco Pagani, Fisico e docente di Matematica e Fisica, attualmente svolge un Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari presso l'Università di Bologna. Si interessa di problematiche ambientali da lungo tempo dopo aver letto molti anni fa "Il cerchio da chiudere" di Barry Commoner, "Il punto di svolta" di Fritjof Capra e "La convivialità" di Ivan Illich. Su questi problemi ha organizzato diversi corsi e seminari coinvolgendo docenti universitari e rappresentanti della società civile. E' autore di pubblicazioni su temi scientifici e ambientali; in collaborazione con Ugo Bardi si è occupato del picco dei minerali, argomento che ha trattato anche nel libro "La vita dopo il petrolio" curato da Pietro Raitano e Gianluca Ruggero. Ha tenuto diversi corsi e seminari sui costi energetici dell'agricoltura, sull'impronta agricola-alimentare e sulla misura del consumo di territorio. E' socio ASPO e WWF, ha dato vita a un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), simpatizza e sostiene attivamente la Rete per la decrescita e il movimento Stop al consumo di territorio. Prim di confluire in Ecoblog, dal 2006al 2012 ha curato il blog ambientale EcoAlfabeta, di cui ora conserva il nickname. Dal giugno 2011 è Consigliere Comunale a Novara. Ama le scienze, la lettura, la scrittura, i viaggi, la montagna, la bicicletta, la musica, la cucina, la compagnia degli amici e della sua famiglia, la pace e l'intelligenza creativa.

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