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Acqua di rose fai da te per le cure naturali della pelle

Maggio è mese delle rose e dunque approfittiamo della fioritura di questo splendido fiore per preparare l’acqua di rose che da millenni è usato come cosmetico naturale al pari di un tonico rinfrescante e lenitivo per la pelle.

L’acqua di rose ripristina il PH naturale della pelle e dunque è adatta a tutti i tipi. Tradizione vuole che una inebriante acqua di rose la si ottenga con i fiori raccolti la notte del 24 giugno, ma vi assicuro che ottimi risultati si hanno anche con le rose appena sbocciate a patto che scegliamo fiori freschi e presi da roseti non trattati chimicamente e sopratutto raccolte al mattino preso, diciamo un 2-3 ore al massimo dopo l’alba.

Evitiamo dunque le rose acquistate dai fiorai e orientiamoci presso i roseti presenti nei giardini o orti di parenti e amici. Altro modo per procurarsi rose non trattate è di sceglierle nei roseti selvatici lungo i sentieri delle passeggiate in natura. Ricordiamoci che per l’acqua di rose useremo solo i petali puliti da ogni impurità.

Una precisazione va fatta sull’uso dell’acqua che dovrebbe essere piovana, ma naturalmente rischiamo di inquinare tutto. Dunque scegliamo l’acqua distillata o filtrata.

Per la preparazione dell’acqua di rose possiamo procedere in due modi: per infusione o per bollitura. Ecco entrambe le ricette.

Acqua di rose per infusione

Ingredienti: 1 tazza di petali di rosa, 2 tazze di acqua distillata, una ciotola di vetro con coperchio resistente al calore, una garza di cotone o lino e un barattolo di vetro con coperchio ermetico. Una tazza equivale a circa 250 gr.

Procedimento: Lavate i petali appena raccolti accuratamente eliminando ogni forma di impurità. La quantità giusta è una tazza ricolma di petali di rosa. A parte far bollire due tazze di acqua da versare sopra i petali di rosa nella ciotola di vetro resistente al calore e coprire con un coperchio per 30 minuti. Lasciare raffreddare e poi filtrare l’acqua da un setaccio o garza fine. Buttare via i petali di rosa e raccogliere l’acqua di rose pura in un barattolo di vetro con coperchio. Questa acqua rosa può essere utilizzato fino a 10 giorni. Per utilizzarla almeno per un mese aggiungere come conservante un cucchiaio di alcool.

Acqua di rose per bollitura


Ecco la seconda ricetta per cui usiamo una pentola smaltata e che prevede questi ingredienti: petali di rosa puliti che vanno a riempire la pentola fino a pochi centimetri dal bordo. Coprire i petali con acqua distillata a filo. Mettere sul fuoco finché non inizia a bollire e allora spegnere. Lasciare macerare finché i petali non perdono il loro colore, dovrebbe durare circa 60 minuti e vedrete affiorare l’olio di rosa. Lasciate raffreddare e filtrate con un colino. Imbottigliate.

Per la verità posso dirvi che l’acqua di rose può essere conservata sotto forma di cubetti di ghiaccio nel congelatore e così dura anche fino a tre mesi.

L’acqua di rose può essere conservata anche nei pratici spruzzini direttamente in frigorifero. Con l’acqua di rose si ottiene anche una crema rinfrescante per il viso mescolandola a glicerina; per profumare la casa si usano 3 parti di acqua di rose a cui si aggiungono 20 gocce di olio essenziale di rosa, limone o lavanda.

Via | Indus Ladies
Foto | zeevveez su Flickr, marimbajlamesa su Flickr, Donhomer su Flickr
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Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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Marina Perotta

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