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Il Pacu mangia testicoli dal Rio delle Amazzoni preso in Danimarca ma non è pericoloso

Domenica 4 agosto Einar Lindgreen un pescatore a nord di SaltHolm in Øresund a meno di 10 miglia dalle spiagge di Copenaghen e Malmö si rende conto che ha catturato a assieme alle sue anguille un pesce molto strano e particolare. Rossastro, di circa 21,5 cm mostrava una serie impressionante di denti. Sembrava un piranha ma per sicurezza il pesce è stato portato poi al Museo di Storia naturale per capire di che specie fosse.

Per fortuna non era un piranha ma un Piaractus brachypomus conosciuto come pesce mangia testicoli (e tanto è bastato a scatenare la superficiale curiosità del Daily Mail e dei media mainstream italiani) noto per una dentatura che ricorda quella umana. E’ originario del Rio delle Amazzoni ma è stato introdotto anche in Asia. E’ allevato o catturato per la pesca sportiva e gli esemplari piccoli sono spesso ospiti esotici negli acquari. Il problema è che crescono in fretta e dunque spesso come per le tartarughe da acquario che pure diventano molto grandi, sono spesso abbandonati in mare o nei laghi. Escluso anche che sia sfuggito dal Blue Planet l’acquario che si trova nelle vicinanze.

Spiega Peter Rask Møller l’esperto del Museo di Storia Naturale dell’ Università di Copenhagen che ha identificato il pesce:

Acquariofili e allevatori di pesce sono “i soliti sospetti” quando incontriamo pesci insoliti in luoghi in cui non sono originari. E ‘possibile che qualcuno ha svuotato la vasca in un vicino torrente prima delle vacanze e che il pacu poi abbia continuato a nuotare fino all’acqua salmastra.

Il pacu è stato definito mangia testicoli dopo che alcuni esemplari in Papua Nuova guinea sembra abbiano attaccato i testicoli di alcuni bagnanti avendoli scambiati per noci, frutta di cui si nutre. Notizia che ha trovato grande eco lo scorso anno sui media americani. I denti dunque così simili a quelli umani servono per schiaccire noci, frutti e anche per mangiare piccoli pesci e crostacei.

Ma la vera notizia non è che potrebbe attaccare i gioielli di famiglia di qualche maschietto bensì che essendo una specie aliena costituisce un serio pericolo per le specie autoctone che non sono abituate a questi nuovi predatori. Preoccupazione è stata espressa in merito anche dall’EEA l’Agenzia europea per l’Ambiente.

Ma torniamo al pacu danese catturato una settimana fa: l’ultimo esemplare di questo pesce in Europa era stato catturato nel 2002 in Polonia. Il pacu vive nelle calde acque del Rio delle Amazzoni ma è stato trovato in mare il che ha sorpreso. Ma arrivando il gelo tra qualche mese potrebbe non sopravvivere nel caso vi sia nelle acqua qualche altro esemplare, a meno che non si rifugi nei pressi di un qualche impianto che rilascia acqua calda.

E per dimostrare che il pacu non è un terribile predatore per i gioielli maschili (forse per le dita dei bagnanti però si) il naturalista Kristian Berg Linn Sørensen dell’associazione Randers Rainforest ha nuotato in una vasca con pacu. Ne è uscito sano e salvo.

Via | DR , Università di Copenhagen, Express
Foto | Università di Copenhagen

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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Marina Perotta

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