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Wind, soffia il vento e piovono premi. Il video integrale

Un corto d’animazione che ha già conquistato 18 premi cinematografici in giro per il mondo, spiega, a modo suo, come nasce il vento

Come nasce il vento? Il regista Robert Löbel, insieme al team dell’Haw Hamburg Department Design ha cercato di rispondere a questa domanda con Wind, un cortometraggio d’animazione che ha già raccolto 18 premi nelle numerose partecipazioni a festival cinematografici in giro per il mondo.

In questo cortometraggio ricco di felici intuizioni poetiche, il vento sembra trasformarsi da evento meteorologico in elemento mitologico. Ma, come in ogni corto che si rispetti, non può mancare la sorpresa.

La fascinazione per questo fenomeno, d’altronde è antica: su di esso si interrogavano i filosofi dell’antichità Lucrezio e Seneca e lo studio di questo evento meteorologico e alla base della navigazione pre-industriale e delle scoperte geografiche che, a partire dalla fine del XV° secolo hanno proiettato il mondo nella globalizzazione.

Il vento viene misurato con tre scale: i m/s, i km/h o i nodi. L’intensità del vento aumenta in media con la quota poiché più ci si innalza e minore è l’attrito con la superficie terrestre e ostacoli fisici quali alberi, edifici e rilievi collinari e montuosi. I venti sono classificati in quattro categorie:

1) Costanti, quelli che soffiano tutto l’anno, nella stessa direzione e nello stesso senso (gli alisei, i venti extratropicali e occidentali).
2) Periodici, quelli che invertono periodicamente il loro senso (i monsoni, gli etesi e le brezze di monte e di valle).
3) Locali, quelli tipici delle zone temperate nelle quali soffiano irregolarmente quando si creano ne cicloniche e anticicloniche.
4) Ciclonici, quelli caratterizzati da un movimento vorticoso che si spostano e cambiano direzione e potenza in modo irregolare.

Nell’area mediterranea i venti sono classificati a seconda della direzione di provenienza: tramontana (N), grecale (N-E), levante (E), scirocco (S-E), ostro (S), libeccio (S-O), ponente (O), maestrale (N-O).

Via | Vimeo

Davide Mazzocco

Giornalista e saggista, attivo sul web dal 2000 ha collaborato con numerose testate fra cui L'Unità, Narcomafie, La Nuova Ecologia, Slow Food, Terra, Alp, Ciclismo, Sport Week, Extratorino, Suden e Cinecritica. Fra i suoi libri più noti vi sono "Propaganda Pop", "Giornalismo online", "Giornalismo digitale" e "Storia del ciclismo". Ha co-diretto il documentario "Benvenuto Mister Zimmerman".

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