La scimmia che insegna a schiacciare le foglie agli umani: il video

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Questo video è di incredibile bellezza e anche commovente perché Chino la scimmia cappuccino insegna a un essere umano come schiacciare le foglie, poiché ne ama il rumore.

Chino è una scimmia cappuccina venduta in un negozio di animali. Ma il suo proprietario dopo 6 settimane si rese conto che c’erano problemi è nel 2010 ha contattato L’International Primate Rescue. Chino dopo il video è diventato una vera star del web e l’IPR gli dedica dalla pagina Fb tantissimi aggiornamenti con video e foto.

Il video è stato girato all’interno del International Primate Rescue (IPR) in Sud Africa, un centro in cui sono accolti animali principalmente primati, ma anche non primati e animali domestici con problemi comportamentali.

Il santuario delle scimmie

Il santuario è stato fondato da Sue Mousley nel 1996 dopo che aveva iniziato a studiare i primato nel 1990. Dopo l’arrivo di Iris (una scimmia Patas partita da Israele nel 2002) il Santuario ha iniziato a ospitare diverse razze di scimmie provenienti da tutto il mondo.

Nonostante comprare una scimmia sia illegale in molti paesi del mondo, infatti, il contrabbando di scimmiette non conosce crisi perché ancora troppe persone credono che esista una sorta di scimmia domestica o, quanto meno, addomesticabile. I più recenti arrivi si sono avuti da Mali, Germania, Ungheria e Israele.

Il santuario si è trasferito da Polokwane a Pretoria nel 2010 e attualmente si prende cura di oltre 100 primati, tra cui uistitì pigmeo (la cosiddetta scimmia nana), tamarini, Cappuccini, macachi, qualche scimmia scoiattolo, Mona Monkeys e Lemuri.

Molti arrivano con problemi comportamentali che richiedono la riabilitazione dai disturbi psicologici. I primati sono curati per ritornare alla vita selvaggia.

Scimmia cappuccino: caratteristiche

[img src=”https://media.ecoblog.it/b/bd4/scimmia-cappuccino-caratteristiche.jpg” alt=”scimmia cappuccino caratteristiche” align=”center” size=”large” id=”175906″]

Con il nome scimmia cappuccino (o anche scimmia cappuccina) si intende una scimmietta brasiliana (dell’Honduras e di altri paesi del centro-sud America) caratterizzata dal tipico pelo che ricorda l’abito dei frati cappuccini.

Il nome scientifico di questa razza di scimmie è Cebus capucinus. Sono conosciute quattro sottospecie: Cebus capucinus capucinus, Cebus capucinus curtus, Cebus capucinus imitator e Cebus capucinus limitaneus.

Sono scimmie piccole: pesano circa 4 chili e raggiungono appena un metro di lunghezza, ma circa 50 cm sono di coda. Le sue dimensioni hanno decretato anche la sua sfortuna: essendo scimmie piccoline, infatti, sono tra i tipi di scimmie più contrabbandati per essere venduti come scimmie domestiche.

Ma la scimmia cappuccino non è affatto una scimmietta domestica: al contrario, un animale selvatico che necessita di un habitat ben preciso per vivere e riprodursi: la foresta tropicale. Sono infatti scimmie arboricole, che vivono quindi sugli alberi in branchi da 10-20 esemplari. Ogni branco necessita di un territorio di almeno 3-400 mila metri quadrati.

La Cebus capucinus, inoltre, è un animale molto chiassoso: pur non appartenendo al genere Alouatta (meglio noto con il nome comune di Scimmia urlatrice), anche la cappuccina si fa sentire per centinaia di metri e usa molto la voce per comunicare con i suoi simili.

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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Marina Perotta

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