A man (L) rides a new London Cycle Hire bicycle over Westminster Bridge in London on 30 July 2010. London launched a major cycle hire scheme Friday which aims to make transport in the city greener ahead of the 2012 Olympics, following in the tracks of cities like Paris and Shanghai. Mayor of London Boris Johnson, himself a keen cyclist, said the scheme was a "new dawn" for pedal power in London, adding he hoped the bikes would become as common a sight on its streets as black cabs and red double-decker buses. AFP PHOTO / GEOFF CADDICK (Photo credit should read GEOFF CADDICK/AFP/Getty Images)
Il nome è tutto un programma: SkyCycle. Una pista ciclabile aerea, in grado di consentire, a chi opterà per una mobilità ciclistica, di sovrastare il traffico cittadino e, perché no, anche quel fastidioso nemico dei polmoni che esce dai tubi di scappamento e tende, per leggi fisiche, a depositarsi verso il basso.
A Londra la ciclabilità è diventata uno dei punti cardine dell’amministrazione di Boris Johnson, il piano di investimento per i prossimi anni è faraonico, si parla addirittura di un miliardo di sterline.
E, di questa rivoluzione delle due ruote, il progetto SkyCycle sembra essere l’avanguardia: una via ciclabile sopraelevata e costruita al di sopra delle linee ferroviarie suburbane, costruita su tre livelli, con diverse vie di accesso e una lunghezza complessiva di 219 chilometri.
Ideatore del progetto – che la Bbc ha già definito “cycle utopia” – è l’architetto Norman Foster, mentre lo sviluppo dell’opera è curato da Exterior Architecture, Foster&Partners e Space Syntax che ci stanno lavorando da sin dal 2012.
Oltre a migliorare la qualità dell’esperienza ciclistica dal punto di vista della salubrità dell’aria respirata, SkyCycle renderà il viaggio molto più sicuro, eliminando la promiscuità con il traffico automobilistico. Tutte le piste saranno in sede propria ed essendo costruite sulle linee ferroviarie permetteranno di ottimizzare l’intermodalità.
La rete di SkyCycle potrà ospitare 12mila biciclette all’ora e nella prima fase si comincerà con una pista che unirà East London a Liverpool Street. Il tempo stimato per concludere i lavori sarà di vent’anni. I benefici per i londinesi saranno parecchi: il bacino d’utenza potenziale è di 6 milioni di persone, quelle che vivono a 10 minuti da uno dei punti di accesso in progetto.
Via | Mirror
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