E’ un bilancio drammatico quello che le autorità neozelandesi sono costrette a diramare in queste ore, relativamente alle decine di cetacei spiaggiatisi in un isola del sud del Paese, nei pressi di Farewell Spit.
39 cetacei, tutte balene pilota (Globicephala melas, in inglese anche balena dalla pinna lunga), si sono spiaggiate e sono morte nell’Isola del Sud della Nuova Zelanda: i soccorritori hanno tentato di spingerle al largo, senza fortuna, già nel corso della giornata di ieri.
Al momento del ritrovamento, sulla South Island, 20 di loro erano già senza vita. Altre sono state poi ritrovate senza vita questa mattina mentre le restanti, ormai agonizzanti, sono state soppresse:
“Non possiamo fare nulla per salvarle”
hanno dovuto ammettere autorità e soccorritori: sia per la loro posizione sulla spiaggia, sia per le condizioni climatiche, per le balene il destino era praticamente già segnato.
Sulle cause della strage è ancora molto presto per fare previsioni: le autorità neozelandesi e gli esperti chiamati a pronunciarsi le pessime condizioni del mare potrebbero aver provocato lo spiaggiamento dei grossi cetacei lungo un tratto di costa di circa 30km, già tristemente noto in passato per essere stato una vera e propria trappola per balene che si trovano ad attraversare lo stretto di Cook.
Alle balene verrà data una benedizione funebre in rito maori.
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