People demonstrate on February 22, 2014, in Nantes, western France, against the project to build an international airport in the French western city of Notre-Dame-des-Landes. The disputed project, signed in 2010, has been put on hold and will likely be postponed beyond the scheduled opening planned for 2017. The planned airport north of Nantes, which is scheduled to replace the city's current airport in 2017, is a pet project of Prime Minister Jean-Marc Ayrault, who was the city's mayor from 1989 to 2013. AFP PHOTO / JEAN-SEBASTIEN EVRARD (Photo credit should read JEAN-SEBASTIEN EVRARD/AFP/Getty Images)
La manifestazione di ieri a Nantes contro la costruzione dell’aeroporto di Notre Dame des Landes si è conclusa con un massiccio attacco da parte delle Forze dell’ordine ai danni dei manifestanti. In 60 mila sono scesi per le strade della città francese per manifestare il proprio dissenso alla costruzione di un aeroporto di cui in Francia non si sente il bisogno. Per intenderci Notre Dame des Landes sta alla Francia come la TAV sta all’Italia. E ieri però la manifestazione era trasversalmente condivisa con la presenza di politici e autorità che pure condividono le preoccupazioni di tanti cittadini in merito all’impatto devastante dell nuovo aeroporto sulle loro vite. Perché è di questo che parliamo, né più e né meno come per la TAV. Lungo il corteo anche 520 trattori, tanti quanti non se ne erano mai visti. Ciò perché gli agricoltori della zona temono di perdere le loro aree coltivabili.
Ma le infiltrazioni di facinorosi hanno portato caos e violenza a una manifestazione che era iniziata con un umore completamente diverso. Il racconto della cronaca di ieri lo riporta anche Hervé Kempf ex giornalista di Le Monde che ha lasciato il suo stipendio sicuro per approdare a Reporterre entrando in rotta di collisione con la storica testata francese proprio sulla questione aeroporto Notre Dame des Landes.
Notre Dame des Landes manifestazione a Nantes
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Dunque il corteo è festoso e allegro sebbene la Prefettura di Nantes proprio all’ultimo minuto abbia modificato il percorso. Il perché la protesta sia degenerata resta da chiarire. Secondo i partecipanti gruppi di provocatori e di antifas (antifascisti) circa 250 persone hanno deciso le sorti caotiche e violente della manifestazione. Peraltro il comunicato dei Verdi francesi che hanno preso parte all’organizzazione del corteo è entusiasta e sottolinea la buona riuscita della manifestazione.
Infatti come rileva Kempf nel suo reportage:
Una situazione strana: mentre si scatena il caos all’incrocio tra via Franklin Roosevelt durante e via Olivier de Clisson alle spalle delle due strade tutti restano tranquilli e discutono serenamente mentre dall’altra parte si sparano i lacrimogeni. Intorno alla banda i giovani ballano allegramente.
Una procedura quella dei disturbatori che ricorda tanto sequenze di manifestazioni in Italia.
Via | Reporterre
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