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Gas serra: crescita delle emissioni raddoppiata nel primo decennio del XXI secolo

La crescita delle emissioni di gas serra nel primo decennio del XXI secolo è raddoppiata rispetto ai precedenti trent’anni, diventando uno dei principali fattori del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici che potranno avere effetti drammatici sulle popolazioni più esposte. Il dato emerge da un report dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) che ha spiegato come il tasso di crescita delle emissioni di gas serra sia stato notevolmente superiore alle attese, nonostante la crisi economica.

Secondo l’IPCC un ulteriore ritardo nei tagli delle emissioni renderebbe molto difficile evitare le gravi conseguenze dei cambiamenti climatici. Scienziati e funzionari governativi si trovano a Berlino per approvare la formulazione esatta del rapporto prima della sua pubblicazione effettiva prevista per il 13 luglio. Il rapporto IPCC fa parte di un grande lavoro di analisi tripartito, cominciato con la pubblicazione (nel settembre 2013) di un report sulla relazione di causa-effetto fra attività umane e cambiamenti climatici. Il secondo (reso pubblico in Giappone il mese scorso) ha evidenziato come i cambiamenti climatici mettano a repentaglio la sicurezza alimentare e possano essere elementi scatenanti di guerre e migrazioni di massa.

Il terzo capitolo doveva focalizzarsi sulle soluzioni, ma è stato preso in contropiede dal divario crescente fra l’entità della minaccia e le possibili soluzioni. Dall’analisi dei dati è venuto fuori che nel decennio 2000-2010 le emissioni sono cresciute, in media, del 2,2% all’anno contro l’1,3% del periodo 1970-2000. Dal 2010 al 2011 la crescita è stata addirittura del 3%. Principali responsabili di questo trend sono le centrali a carbone, le più inquinanti del mondo. Eppure sono circa 1000 i nuovi impianti alimentati a carbone in fase di costruzione, prevalentemente in India e Cina, le due nazioni più popolose e “affamate” di energia. Una ricerca pubblicata di recente dall’Fmi ha dimostrato che 750mila persone muoiono ogni anno a causa dell’inquinamento atmosferico, in gran parte a causa della combustione del carbone.

Via | The Guardian

Foto © Getty Images

Davide Mazzocco

Giornalista e saggista, attivo sul web dal 2000 ha collaborato con numerose testate fra cui L'Unità, Narcomafie, La Nuova Ecologia, Slow Food, Terra, Alp, Ciclismo, Sport Week, Extratorino, Suden e Cinecritica. Fra i suoi libri più noti vi sono "Propaganda Pop", "Giornalismo online", "Giornalismo digitale" e "Storia del ciclismo". Ha co-diretto il documentario "Benvenuto Mister Zimmerman".

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