L’economia cinese sorpassa gli USA, ma nel mondo reale dell’energia il sorpasso era già avvenuto

La notizia che la Cina diventerà la prima economia del mondo già nel 2014, e non nel 2016 come si riteneva un anno fa (video qui sopra), sta guadagnando le prime pagine di tutti i giornali.

Il grande paese asiatico tornerà quindi ad occupare il primo posto che ha sempre detenuto nella storia, prima di essere brevemente superato dall’imperialismo anglo-americano durante il 20° secolo.

Il sorpasso in realtà era già avvenuto qualche anno fa: nel 2010 per i consumi di energia (vedi grafico qui sotto), nel 2008 per le emissioni di CO2 (1). Già nel 1996 aveva però superato gli USA nella produzione di acciaio, mentre il sorpasso per il cemento data dal lontanissimo 1980. (2).

Gli economisti danno una grande importanza al valore convenzionale della moneta (3), mentre l’economia reale dei flussi di materia ed energia non risente delle incertezze del cambio e delle stime sul valore degli stocks.

La vera domanda da porsi è tuttavia un’altra: fino a quando durerà la crescita cinese? Tra il 2000 e il 2013 i consumi di energia sono aumentati quasi di 3 volte e la produzione di acciaio di 6 volte.

Se i cinesi volessero copiare le abitudini carnivore americane, la produzione mondiale di carne dovrebbe aumentare quasi del 30%, con relativa devastazione delle foreste e del clima.

Trattandosi di un’economia ancora fortemente centralizzata, l’unica nostra speranza è che i dirigenti cinesi vogliano (e possano) premere in tempo sul pedale del freno.

(1) Dati BP. Il sorpasso è arrivato prima nella classifica dell’inquinamento rispetto all’energia per il grande consumo di carbone (70% del totale rispetto al 20% USA)

(2) Dati USGS, Mineral Statistics

(3) Nella valutazione del peso delle rispettive economie conta moltissimo il cambio Yuan-Dollaro. Negli ultimi anni lo Yuan era notoriamente sottovalutato, mentre il dollaro è artificialmente sopravvalutato dal fatto di essere la moneta usata nelle transazioni energetiche.

EcoAlfabeta

Marco Pagani, Fisico e docente di Matematica e Fisica, attualmente svolge un Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari presso l'Università di Bologna. Si interessa di problematiche ambientali da lungo tempo dopo aver letto molti anni fa "Il cerchio da chiudere" di Barry Commoner, "Il punto di svolta" di Fritjof Capra e "La convivialità" di Ivan Illich. Su questi problemi ha organizzato diversi corsi e seminari coinvolgendo docenti universitari e rappresentanti della società civile. E' autore di pubblicazioni su temi scientifici e ambientali; in collaborazione con Ugo Bardi si è occupato del picco dei minerali, argomento che ha trattato anche nel libro "La vita dopo il petrolio" curato da Pietro Raitano e Gianluca Ruggero. Ha tenuto diversi corsi e seminari sui costi energetici dell'agricoltura, sull'impronta agricola-alimentare e sulla misura del consumo di territorio. E' socio ASPO e WWF, ha dato vita a un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), simpatizza e sostiene attivamente la Rete per la decrescita e il movimento Stop al consumo di territorio. Prim di confluire in Ecoblog, dal 2006al 2012 ha curato il blog ambientale EcoAlfabeta, di cui ora conserva il nickname. Dal giugno 2011 è Consigliere Comunale a Novara. Ama le scienze, la lettura, la scrittura, i viaggi, la montagna, la bicicletta, la musica, la cucina, la compagnia degli amici e della sua famiglia, la pace e l'intelligenza creativa.

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