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Legname illegale e interferenti endocrini, le leggi bloccate in Commissione europea

EurActiv pubblica in esclusiva la testimonianza di un funzionario Ue che riferisce che il presidente uscente della Commissione Europea e il suo segretario generale Catherine Day avrebbero cassato come irrilevanti le norme per reprimere gli interferenti endocrini e il legname illegale importati nella UE.

A poche settimane dalle dimissioni del Presidente della Commissione, riferisce EurActiv, le lingue presso l’esecutivo della Ue iniziano a sciogliersi. Già Barroso e Day sono stati spesso individuati dagli ambientalisti come in contrasto con le leggi con orientamento ambientale anche se i loro portavoce hanno sempre negato. Sembra però che le proposte legislative fondamentali avanzate dalla Commissione europea – Ambiente siano state cassate da Barroso e dal suo segretario generale, dopo essere state considerate irrilevanti.

E veniamo a quanto riferisce la fonte contatta da EurActiv:

Se si guarda al programma di lavoro della Commissione per il 2013-14, si troveranno un sacco di proposte per l’ambiente mai prese in considerazione. E non sono state accolte perché, ci hanno detto non potevano essere prese in considerazione.

Nel caso degli interferenti endocrini il programma di lavoro della Commissione nel 2013 aveva come obiettivo la revisione della strategia per tutelare salute pubblica e ambiente. Gli interferenti endocrini sono sostanze presenti in moltissimi prodotti di uso comune, come cosmetici, cibo o abbigliamento e proprio per regolamentrne la presenza che sopratutto dalla Francia sono giunte pressioni in Europa per intervenire.

GLI INTERFERENTI ENDOCRINI IN CASA

Ma una legge che regolamentasse la presenza di interferenti endocrini non è mai stata varata e ufficialmente i portavoce della Commissione hanno riferito che i ritardi per la produzione di criteri per l’individuazione dei limiti erano:

giustificati a causa della complessità della questione, per la continua evoluzione della scienza e per le divergenti opinioni tra esperti e parti interessate.

Ebbene l’alto funzionario interpellato da Euractiv, in anonimato ha spiegato:

La strategia di contrasto agli interferenti endocrini è stata bloccata a causa delle pressioni dell’industria cosmetica.

Non cambia il discorso per le biomasse. La Commissione ambiente doveva riferire sui criteri di sostenibilità sopratutto per evitare deforestazione e contenere le emissioni di gas serra. La biomassa rappresenta il 50% delle rinnovabili in Europa ma mancano delle regole in merito ai parametri e alla contabilizzazione delle emissioni di CO2. Il che tradotto: non sappiamo se la biomassa che usiamo in Europa non provenga da foreste abbattute per produrla.

Lo scorso aprile i funzionari della Commissione hanno annunciato che la pubblicazione dei progetti di criteri per la bioenergia era stata rinviata a dopo il 2020. Si è immediatamente pensato che Catherine Day avesse potuto fermare i lavori. Peraltro gi ambientalisti non hanno lesinato critiche. Ma i documenti per cui è stato richiesto lo stop non sembrano siano consultabili perché il file era classificato “sensibile”.

Ribadisce un altro funzionario Ue a EurActiv:

“Un sacco di piani ambientali sono stati bloccati. L’atteggiamento generale di Barroso era: quella roba ambientale non interessa. Voleva essere ‘grande sui grandi cose e piccole sulle piccole cose’ e ??l’ambiente era una piccola cosa.

Questione legname illegale. I prodotti di legno di contrabbando sono i frutto della deforestazione e responsabile del 17% di tutte le emissioni di gas serra di origine antropica, il 50% in più rispetto alle navi e agli aerei e ai trasporti terrestri combinati. Ma i paesi europei hanno grandi disparità, norme giuridiche e tradizioni per regolare il commercio del legname. Questo è problematico. così come il disboscamento illegale che rappresenta il 15-30% di tutta la produzione forestale globale, secondo un recente rapporto UNEP / Interpol – e ha un fatturato stimato tra i 30 -100 miliardi di dollari. Le multe per trasgressori possono variare dai 7500 € in Bulgaria a € 5.000.000 in Repubblica Ceca.

Una norma armonizzata è stata vista come il modo migliore per colmare le lacune nel mercato del legname in Europa, ma fonti comunitarie hanno detto che che la squadra di Barroso prima ha ritardato la proposta – a causa delle elezioni – e poi ha incaricato i funzionari a rilasciare il file comunque.

L’esecutivo Ue ha pubblicato una classifica che mostra che 12 Stati membri non avevano ancora applicato integralmente il regolamento Timber UE che vieta importazioni illegali di legname, 16 mesi dopo la sua emanazione. Spagna, Polonia, Ungheria e Malta non hanno rispettato neanche uno dei tre obblighi della legge: designazione di un’autorità competente, adozione di sanzioni e controllo sulle performance delle imprese.

A pesare è l’ assenza di una norma uniforme europea, gli ambientalisti spiegano che i contrabbandieri di legname possono semplicemente indirizzare i loro prodotti al mercato dell’UE attraverso gli stati con i percorsi meno rischiosi e punitivi.

Ebbe a dire Claude Turmes eurodeputato dei Verdi:

La manipolazione di Barroso e Catherine Day per tutto il pacchetto 2030 su clima e energia è semplicemente gigantesca. E’destinato a compiacere gli inglesi e a distruggere la politica dell’UE in materia di energie rinnovabili e efficienza energetica.

Ma non è detto che questa linea non possa cambiare, poiché molto dipende dalle pressioni che gli Stati membri della Ue sapranno adottare.

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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Marina Perotta

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