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Clima, la marcia globale il 21 settembre per fermare i cambiamenti climatici

Una marcia per il clima, forse la più grande mai organizzata è prevista per il prossimo 21 settembre su scala globale. Vi prendono parte 950 associazioni che chiederanno che il 23 settembre a New York, in occasione del Climate Summit 2014 e 69esima Assemblea Generale ONU, siano intraprese azioni concrete e politiche per contrastare i cambiamenti climatici.

I cambiamenti climatici si manifestano come desertificazione e eventi climatici estremi. Proprio recentemente la World Meteorological Organization ha evidenziato come l’attuale concentrazione di CO2 nell’atmosfera sia del 142% superiore all’epoca preindustriale (1750), mentre quella del metano risulta essere 253 volte superiore e quella di ossido di azoto di 121 volte. Parliamo di gas che rafforzano quell’effetto serra con conseguenze preoccupanti per la nostra sopravvivenza sul Pianeta.

Questi gli argomenti sul tavolo del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon al Summit sul Clima 2014 il prossimo 23 settembre a New Yorc a cui parteciperanno i rappresentanti di moltissimi governi che dovranno prendere impegni da concretizzare al prossimo accordo globale sul clima atteso che si terrà nel dicembre 2015 alla Conferenza delle Parti di Parigi.

Per ciò la manifestazione del 21 settembre, la Marcia per il Clima si presenta particolarmente importante: fa sentire la voce della base, dei cittadini, di quelle organizzazioni nate spontaneamente che gli americani chiamano grassroots proprio per scuotere la politica sulla necessità di intervenire seriamente.

In Italia sono previste diverse manifestazioni consultabili sul calendario ufficiale. A Roma è stata organizzato per l’occasione l’evento “New York chiama Roma” in contemporanea con la People’s Climate March di New York e promossa dal Coordinamento Power Shift Italia promossa e organizzata dall’Italian Climate Network, Legambiente e Kyoto Club in collaborazione con Avaaz Italia e con l’adesione di più di 20 organizzazioni.

Veniamo invece alle richieste che le organizzazioni fanno al governo italiano nel merito degli impegni per il clima e che consistono in 3 richieste specifiche:

  • che il tema del cambiamenti climatici diventi un punto prioritario nell’agenda di Governo, assumendo impegni ambiziosi di riduzione delle emissioni di CO2 e degli altri gas serra, a partire da obiettivi efficaci per la lotta ai cambiamenti climatici e in linea con le raccomandazioni dell’Intergovernamental Panel on Climate Change. In attuazione di questi è necessaria un’accelerazione della trasformazione del sistema di produzione di energia che permetta l’uscita dai combustibili fossili e ponga fine ai sussidi alle fonti fossili, a favore di una generazione energetica distribuita, democratica e pulita.
  • che l’Italia sia portatrice in Europa di una visione lungimirante e ambiziosa nell’attuale dibattito per la definizione dei nuovi obiettivi al 2030 proponendo +40% di risparmio energetico,+45% di fonti rinnovabili, -55% di riduzione di CO2. La definizione di questi obiettivi determinerà infatti le scelte energetiche e climatiche dei prossimi quindici anni, influenzando la misura con cui si agirà per contenere il surriscaldamento globale
  • che l’Italia contribuisca al Fondo Verde per il Clima e mantenga fede agli impegni che erano stati assunti a Copenaghen in tema di finanza per il clima. Finanziamenti per misure di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici sono, infatti, necessari ed è giusto che l’Italia faccia la sua parte.

Via | Comunicato stampa
Foto | People’s Climate March

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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Marina Perotta

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