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Smog, test su 1000 bambini in 5 città sugli effetti dell’inquinamento atmosferico

I bambini delle scuole elementari come bioindicatori dell’inquinamento atmosferico. E’in sostanza questo il progetto Mapec-Life (Monitoraggio degli effetti dell’inquinamento atmosferico sui bambini a supporto delle politiche di sanità pubblica),finanziato dal programma LIFE+, il fondo per l’ambiente dell’Unione europea e che vede la partecipazione di cinque università quali Brescia, Lecce, Perugia, Pisa e Torino che analizzeranno i campioni biologici di 1000 bambini tra i 6 e gli 8 anni per misurare gli effetti dell’inquinamento atmosferico sui più giovani.

Il prelievo non è invasivo come spiega Annalaura Carducci, responsabile dell’unità di ricerca dell’ateneo pisano:

Ci limiteremo a strusciare lo spazzolino da denti sull’interno guancia e a prelevare piccole quantità di saliva.

Le analisi condotte dai biologi poi cercheranno i micronuclei, frammenti di DNA che trattengono tutta l’informazione genetica e che ci dicono cosa accade al nostro organismo, in questo caso a quello dei più piccoli, quando si respira aria inquinata. Nelle cellule si scoveranno le tracce di particolato fine (PM10 e PM 0.5), ossidi di azoto, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), nitroIPA e altri assieme a alcuni marcatori di effetto biologico precoce e ciò per scoprire gli eventuali danni al DNA. Danni, che viene rimarcato del tutto reversibili. Ricordo che l’OMS mette in guardia sullo smog perché cancerogeno.

Spiegano gli scienziati:

Questi danni si producono anche spontaneamente, in assenza di esposizione a fattori nocivi e vengono continuamente riparati. La loro presenza, quindi è poco significativa per il singolo bambino e non implica un rischio di sviluppare malattie, ma la frequenza di questi effetti nell’intera popolazione è un segnale di quanto essa sia esposta ad un possibile danno e potrebbe essere predittiva dell’insorgenza di patologie croniche in età adulta.

Accanto ai test sui bambini sarà anche analizzata l’aria che respirano monitorata da centraline installate nei cortili delle scuole.

Spiega il prof. Silvano Monarca che con i docenti Massimo Moretti e Milena Villarini dell’Unità di Sanità Pubblica del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università di Perugia condurrà le ricerche:

Lo studio Mapec può essere considerato unico al mondo per il numero dei bambini coinvolti (oltre 1.000) e per i tipi di test sofisticati previsti, ma per essere condotta a termine avrà bisogno dell’adesione convinta dei genitori e dei bambini stessi, ai quali i ricercatori perugini si appellano per la donazione delle cellule della bocca, il cui studio è fondamentale per la riuscita della ricerca. I risultati saranno rigorosamente anonimi e verranno analizzati non singolarmente ma solo in maniera aggregata.

Via | Oggi Scienza

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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