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Lavoratori del tessile in Cambogia: decine di svenimenti e il salario minimo non basta

Il Free Trade Union of workers of the Kingdom of Cambodia -FTUWKC – il sindacato dei lavoratori del tessile cambogiano denuncia dalla sua pagina facebook che 12 operai lo scorso 21 novembre sono stati ricoverati in ospedale per svenimento causato probabilmente dall’inalazione di fumi ma anche da malnutrizione e stanchezza. La situazione è ancora in fase di stallo dopo che lo scorso luglio due operai morirono di fatica. A oggi i sindacati e il governo cambogiano, che ha represso nel sangue la manifestazione di 500 mila operai dello scorso gennaio che chiedevano il salario minimo garantito di 177 dollari Usa mensili, sono in un braccio di ferro estenuante dopo che è stato proposto un salario minimo di 128 dollari Usa. Siamo appena di poco sopra la soglia di povertà che a Phnom Penh è stata fissata a 120 dollari Usa mensili e l’intera industria tessile impiega più di 600.000 persone, la maggior parte dei quali giovani donne.

Ricordo che i lavoratori del tessile in Cambogia producono abbigliamento e scarpe per la maggior parte dei grandi marchi mondiali che vendono troppo spesso moda democratica a 5 euro ma che in realtà sarebbe più corretto definire moda basata sulla schiavitù.

L’annuncio è stato fatto dal ministro del Lavoro Ith Sam Heng che ha detto dopo che il decreto era stato firmato:

Il salario minimo per i dipendenti che lavorano nel settore dell’abbigliamento e delle calzature nel 2015 è ufficialmente fissato a 128 dollari al mese.

Dunque ben lontano dal minimo di 160 dollari mensili chiesti da operai e sindacati, giudicati come base dignitosa per la sopravvivenza. Si dice che il nuovo salario entrerà in vigore dal 1°gennaio per la maggior parte dei lavoratori. Quelli in prova riceveranno 123 dollari fino al termine del periodo.

I sindacati sono divisi su quanti si dicono in linea con il governo e quanti invece propongono ulteriori aumenti al minimo salariale, ben sapendo comunque che gli operai non si dicono soddisfatti. Ovviamente i proprietari delle fabbriche del tessile avanzano ora timori a causa dell’aumento salariale, che seppur contenuto, porterebbe la Cambogia a non essere più competitiva per il prezzo della manodopera (praticamente schiavitù legalizzata) sul mercato mondiale.

Ha riferito Nang Sothy, rappresentante di fabbrica per LAC – la confederazione di rappresentanti di governo e fabbriche- che almeno 30 fabbriche ora rischiano di chiudere a causa del nuovo salario e che questo aumento farà perdere almeno 50.000 posti di lavoro.

Secondo Dave Welsh, direttore nazionale per il Solidarity Center un gruppo di pressione statunitense, era prevedibile che il nuovo salario avrebbe deluso sia i lavoratori sia i datori di lavoro poiché:

128 dollari non possono soddisfare nessuno.

Via | Cambodia Daily, Revista Luzes, Voa Cambodia, Kmer Times
Foto | Free Trade Union of workers of the Kingdom of Cambodia @ facebook

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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Marina Perotta

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