Caso Volkswagen, nel mirino anche Bmw

Dopo lo scandalo Volkswagen anche la casa automobilistica BMW sembra che presto possa trovarsi nell’occhio del ciclone delle polemiche: la rivista automotive tedesca Autobild ha riportato la notizia che le emissioni della BMW X3 xDrive 20d avrebbero superato di 11 volte i limiti fissati dalla normativa europea per le euro 6.

Il suv BMW sarebbe stato testato dall’International Council on Clean Transportation (ICCT), la stessa organizzazione che ha scoperchiato lo scandalo Volkswagen in America, test che avrebbero rivelato anche in questo caso un clamoroso superamento delle soglie di emissioni (sui diesel) stabilite dalle normative europee antinquinamento.

Il dubbio avanzato da molti, come l’autorevole rivista specializzata tedesca, oltre alla veridicità della notizia, è se anche BMW possa aver manipolato i test con software più o meno clandestini. La casa automobilistica bavarese si è affrettata a diffondere, questa mattina, un comunicato stampa:

“Il gruppo Bmw non manipola nessun test sulle emissioni, osserviamo i regolamenti in ogni Paese e aderiamo a tutti i requisiti locali. I nostri veicoli effettuano lo stesso trattamento dei gas di scarico sia sui rulli (per esempio durante i test in laboratorio) sia su strada. […] Due studi condotti dalla ICCT hanno confermato che la Bmw X5 e 13 altri veicoli Bmw testati rispondono ai requisiti legali riguardanti le emissioni di NOx. Non conosciamo il test menzionato da Auto Bild riguardo le emissioni di una X3 durante una prova su strada, non sono stati forniti dettagli sul test dunque non possiamo spiegare i risultati. Contatteremo la ICCT e chiederemo chiarimenti sui test che hanno condotto”.

Insomma, per la casa bavarese il caso non esiste: nei precedenti test con ICCT le autovetture BMW sono risultate sempre perfettamente in regola con le emissioni, dicono dalla stessa azienda, nessun software “intelligente” viene montato sulle auto prodotte da BMW e, sopratutto, se il test è stato effettuato su strada loro non ne sono venuti in alcun modo a conoscenza.

Il tutto chiaramente al netto del beneficio del dubbio, visto il clamoroso precedente della Volkswagen, che rischia di danneggiare non poco l’immagine dell’industria tedesca nel mondo. Oggi, dopo la pubblicazione della notizia (il numero di Autobild esce domani) le azioni del gruppo BMW sono arrivate a perdere oltre l’8% sulla borsa di Francoforte, risalendo un po’ verso metà pomeriggio, arrivando a cedere oltre il 6%.

A.S.

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