Northern White Rhino (Ceratotherium simum cottoni), named Fatu (L) and Nabiro walk in a zoo in Dvur Kralove on December 16, 2009. A Czech zoo is to transfer four endangered Northern White rhinos to a Kenyan reserve in a last-ditch attempt to ensure the survival of the species. According to experts there are only eight remaining Northern White rhinos, a sub-species of the White Rhino -- worldwide. All live in captivity -- six at Dvur-Kralove and two more at San Diego Zoo in the United States. The last birth was at Dvur-Kralove in 2000. AFP PHOTO MICHAL CIZEK (Photo credit should read MICHAL CIZEK/AFP/Getty Images)
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Sono soltanto tre i rinoceronti rimasti in vita dopo la morte di Nola, una femmina di 41 anni che soffriva di artrite all’anca e per questo problema dieci giorni fa, il 13 novembre, era stata sottoposta a un intervento chirurgico che l’aveva debilitata, portandola a contrarre un’infezione batterica.
Nonostante le amorevoli cure del personale veterinario del San Diego Zoo, Nola ha perso tutte le forze e il personale dello zoo ha optato per praticarle l’eutanasia. Una decisione difficile anche perché l’animale era uno dei quattro esemplari superstiti di una razza in via d’estinzione.
Nola si trovava nello zoo dal 1989. Questa specie, infatti, è scomparsa a causa del bracconaggio e dell’altissimo valore del corno del rinoceronte bianco nel commercio clandestino.
Con la scomparsa di Nola restano in vita tre esemplari di rinoceronte bianco in un parco di Kenya: si tratta di due femmine e un maschio che rendono impossibile una prosecuzione “naturale” della specie.
Alcuni ricercatori dello Zoo di San Diego proveranno la strada dell’ingegneria genetica: il loro obiettivo è riuscire a sviluppare in laboratorio embrioni di rinoceronte bianco da impiantare in alcune femmine di rinoceronte, in modo che queste fungano da madri surrogato. E in questo modo si spera di far sopravvivere una specie decimata dal bracconaggio.
Via | Los Angeles Times
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