[blogo-video id=”160884″ title=”I pinguini africani a rischio estinzione” content=”” provider=”askanews” image_url=”http://engine.mperience.net/cdn/static/img/tmnews/20151204_video_10334273.jpg” thumb_maxres=”0″ url=”20151204_video_10334273″ embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTYwODg0JyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PHNjcmlwdCB0eXBlPSJ0ZXh0L2phdmFzY3JpcHQiIHNyYz0iaHR0cDovL2VuZ2luZS5tcGVyaWVuY2UubmV0L0VuZ2luZVdpZGdldC9zY3JpcHRzL3dpZGdldF8xIj48L3NjcmlwdD48ZGl2IGNsYXNzPSJtcGVfd2lkZ2V0IiBkYXRhLW1wZT0ndHlwZT1wbGF5ZXJ8YXBwSWQ9MTl8dGFyZ2V0SWQ9MjAxNTEyMDRfdmlkZW9fMTAzMzQyNzN8cGxheWVyT3B0aW9ucz17ImF1dG9wbGF5Ijoibm9uZSIsImFkdlVSTCI6Imh0dHA6Ly9vYXMucG9wdWxpc2VuZ2FnZS5jb20vMi92aWRlby5ibG9nby5pdC9hc2thbmV3cy9wbGF5ZXJAeDUwIiwidXNlSW1hU0RLIjp0cnVlfSc+PC9kaXY+PHN0eWxlPiNtcC12aWRlb19jb250ZW50X18xNjA4ODR7cG9zaXRpb246IHJlbGF0aXZlO3BhZGRpbmctYm90dG9tOiA1Ni4yNSU7aGVpZ2h0OiAwICFpbXBvcnRhbnQ7b3ZlcmZsb3c6IGhpZGRlbjt3aWR0aDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O30gI21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzE2MDg4NCAuYnJpZCwgI21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzE2MDg4NCBpZnJhbWUge3Bvc2l0aW9uOiBhYnNvbHV0ZSAhaW1wb3J0YW50O3RvcDogMCAhaW1wb3J0YW50OyBsZWZ0OiAwICFpbXBvcnRhbnQ7d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDtoZWlnaHQ6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9PC9zdHlsZT48L2Rpdj4=”]
I pinguini africani sono a rischio estinzione: se negli anni Trenta ce n’erano ancora oltre un milione di esemplari, oggi questo numero si è drasticamente ridotto. Per la precisione, oggi se ne contano circa 2mila, secondo le stime di Nicky Stander, a capo del gruppo di riabilitazione della Fondazione per la Conservazione degli uccelli costieri del Sudafrica.
A vederli, non si direbbero consci del terribile destino a cui sta andando incontro la loro specie. I pinguini africani, che vivono principalmente in Sudafrica e in alcune zone intorno alla Namibia, sono infatti abituati alla presenza umana, si fanno vedere per esempio sulle spiagge di Cape Town ed è facile avvicinarli sufficientemente per fotografarli.
“Cerchiamo di fare tutto il possibile per salvaguardarli, ma il loro numero continua a calare“, ma quali sono le cause? Secondo molti, ai pinguini sta venendo meno la loro fonte di sostentamento (alici e sardini) e quindi la colpa sarebbe da ricercare nella pesca intensiva. Altri, pensano che invece le cause vadano cercate nel riscaldamento globale.
In effetti, sono molte le specie a rischio a causa del riscaldamento terrestre, in particolar modo sull’altro versante terrestre, all’artico. E se gli sforzi delle fondazioni africane non sono sufficiente, la speranza è che sia la comunità internazionale a prendere in mano la situazione.
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