[blogo-video id=”162193″ title=”La Spezia, sequestrata maxi area industriale piena di amianto” content=”” provider=”askanews” image_url=”http://engine.mperience.net/cdn/static/img/tmnews/20160229_video_17413520.jpg” thumb_maxres=”0″ url=”20160229_video_17413520″ embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTYyMTkzJyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PHNjcmlwdCB0eXBlPSJ0ZXh0L2phdmFzY3JpcHQiIHNyYz0iaHR0cDovL2VuZ2luZS5tcGVyaWVuY2UubmV0L0VuZ2luZVdpZGdldC9zY3JpcHRzL3dpZGdldF8xIj48L3NjcmlwdD48ZGl2IGNsYXNzPSJtcGVfd2lkZ2V0IiBkYXRhLW1wZT0ndHlwZT1wbGF5ZXJ8YXBwSWQ9MTl8dGFyZ2V0SWQ9MjAxNjAyMjlfdmlkZW9fMTc0MTM1MjB8cGxheWVyT3B0aW9ucz17ImF1dG9wbGF5Ijoibm9uZSIsImFkdlVSTCI6Imh0dHA6Ly9vYXMucG9wdWxpc2VuZ2FnZS5jb20vMi92aWRlby5ibG9nby5pdC9hc2thbmV3cy9wbGF5ZXJAeDUwIiwidXNlSW1hU0RLIjp0cnVlfSc+PC9kaXY+PHN0eWxlPiNtcC12aWRlb19jb250ZW50X18xNjIxOTN7cG9zaXRpb246IHJlbGF0aXZlO3BhZGRpbmctYm90dG9tOiA1Ni4yNSU7aGVpZ2h0OiAwICFpbXBvcnRhbnQ7b3ZlcmZsb3c6IGhpZGRlbjt3aWR0aDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O30gI21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzE2MjE5MyAuYnJpZCwgI21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzE2MjE5MyBpZnJhbWUge3Bvc2l0aW9uOiBhYnNvbHV0ZSAhaW1wb3J0YW50O3RvcDogMCAhaW1wb3J0YW50OyBsZWZ0OiAwICFpbXBvcnRhbnQ7d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDtoZWlnaHQ6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9PC9zdHlsZT48L2Rpdj4=”]
In provincia di La Spezia, tra Sarzana e Castelnuovo Magra, la Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro una vasta area industriale all’interno della quale erano state sequestrate circa 13 tonnellate di eternit. Si tratta di un complesso costruito tra gli anni ’80 e gli anni ’90, quando non era ancora entrata in vigore la legge che vieta l’utilizzo di amianto nelle costruzioni e veniva usato per la lavorazione del marmo a Castelnuovo Magra.
I beni aziendali erano stati inclusi nel 2012 nella fusione societaria con un’azienda di Carrara impegnata nel commercio di marmo e l’attuale proprietà dell’area sequestrata non aveva ancora messo in sicurezza la zona né l’aveva bonificata. Con il tempo, però, gli edifici hanno cominciato a sgretolarsi.
Il complesso industriale sequestrato è di circa 20mila metri quadrati, inoltre sono stati sequestrati anche due immobili, un ingente quantitativo di lastre di amianto frantumate, una decina di tonnellate di marmo e altri beni aziendali per un peso complessivo di circa 40 tonnellate. Due imprenditori, rispettivamente di origine siriana e libanese, sono stati denunciati. Secondo l’Ansa la proprietà dell’area sequestrata sarebbe riconducibile alla famiglia di Osama Bin Laden.
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