A Siberian Tiger sits in his enclosure at the Zoo in Muenster, western Germany, on August 18, 2014. AFP PHOTO / PATRIK STOLLARZ (Photo credit should read PATRIK STOLLARZ/AFP/Getty Images)
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Le gabbie dello zoo di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza, sono vuote e i pochi animali rimasti vivi soffrono la fame: un pellicano, uno struzzo, due istrici e una tigre che non mangia carne da giorni. In un luogo abitato dalla sofferenza, dominato da guerra e violenze, nessuno ha più il tempo, la voglia e il denaro per visitare lo zoo.
“Il nostro zoo non interessa più a nessuno dobbiamo chiuderlo. Non riusciamo più a nutrire gli animali, non sappiamo più come fare, dobbiamo vendere la terra e il parco”,
spiega il proprietario Mohamed Awida. La ripresa del conflitto fra Israele e Hamas ha fatto numerose vittime: alcuni animali sono morti sotto i bombardamenti, altri di fame.
Nutrirli tutti costerebbe 58 euro al giorno, una cifra irraggiungibile in questa tormentata fase storica. Alcuni acquirenti si sono già fatti avanti per acquistare gli animali sopravvissuti fra cui la tigre, unico esemplare di questo animale nella striscia.
Via | Askanews
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