
Italian tycoon Carlo De Benedetti gives a press conference to announce his retirement from the helm of his sprawling empire aged 74 on January 26, 2009 in Milan. "I've worked for 50 years and at the end of this year I'll be 75," said De Benedetti, best known for turning the Olivetti typewriter company into a major European electronics group. AFP PHOTO (Photo credit should read STR/AFP/Getty Images)
Il giudice Elena Stoppini ha disposto una nuova perizia super partes in modo da chiarire se i 14 ex lavoratori dell’Olivetti ammalatisi di tumore (12 già deceduti e due ancora in vita) e al centro del processo della Procura eporediese siano collegabili a un’esposizione all’amianto.
I test super partes verranno effettuati nel reparto di anatomia patologica dell’istituto clinico Humanitas di Rozzano (Milano). E i risultati, a quel punto, saranno indiscutibili.
La decisione del tribunale fa seguito alle richieste degli avvocati difensori che, nella fase iniziale del processo hanno presentati tesi opposte a quelle sostenute dalla difesa a proposito della diagnosi.
La Procura di Ivrea ha individuato 13 casi di mesotelioma pleurico sulle 14 persone ammalate, mentre le difese dei 18 imputati sostengono che le sole cartelle cliniche non sono sufficienti a stabilire un nesso certo fra esposizione alla fibra killer e malattia. Enrico Pira, consulente tecnico per la difesa di Carlo De Benedetti e Corrado Passera e professore di medicina del lavoro all’Università di Torino, ha detto che i mesoteliomi possono essere contratti in qualunque circostanza e non necessariamente sul luogo di lavoro.
Ora, a esaminare i 14 casi, saranno i due consulenti che avevano precedentemente documentato le tesi opposte e che ora sono chiamati a esprimersi come esperti super partes.
L’esito dei test effettuati all’istituto Humanitas verranno comunicati il prossimo 16 maggio.
Via | Repubblica