<> on June 7, 2016 in Aviemore, Scotland.
[blogo-video id=”164240″ title=”Lago di Burano, il paradiso degli uccelli migratori” content=”” provider=”askanews” image_url=”http://engine.mperience.net/cdn/static/img/tmnews/20160606_video_09263332.jpg” thumb_maxres=”0″ url=”20160606_video_09263332″ embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTY0MjQwJyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PHNjcmlwdCB0eXBlPSJ0ZXh0L2phdmFzY3JpcHQiIHNyYz0iaHR0cDovL2VuZ2luZS5tcGVyaWVuY2UubmV0L0VuZ2luZVdpZGdldC9zY3JpcHRzL3dpZGdldF8xIj48L3NjcmlwdD48ZGl2IGNsYXNzPSJtcGVfd2lkZ2V0IiBkYXRhLW1wZT0ndHlwZT1wbGF5ZXJ8YXBwSWQ9MTl8dGFyZ2V0SWQ9MjAxNjA2MDZfdmlkZW9fMDkyNjMzMzJ8cGxheWVyT3B0aW9ucz17ImF1dG9wbGF5Ijoibm9uZSIsImFkdlVSTCI6Imh0dHA6Ly9pYi5hZG54cy5jb20vcHR2P21lbWJlcj0zNzA3JTI2JWludl9jb2RlPXByZXJvbGwtYXNrYW5ld3MteDUwLWRlc2t0b3AiLCJ1c2VJbWFTREsiOnRydWV9Jz48L2Rpdj48c3R5bGU+I21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzE2NDI0MHtwb3NpdGlvbjogcmVsYXRpdmU7cGFkZGluZy1ib3R0b206IDU2LjI1JTtoZWlnaHQ6IDAgIWltcG9ydGFudDtvdmVyZmxvdzogaGlkZGVuO3dpZHRoOiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7fSAjbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTY0MjQwIC5icmlkLCAjbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTY0MjQwIGlmcmFtZSB7cG9zaXRpb246IGFic29sdXRlICFpbXBvcnRhbnQ7dG9wOiAwICFpbXBvcnRhbnQ7IGxlZnQ6IDAgIWltcG9ydGFudDt3aWR0aDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O2hlaWdodDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O308L3N0eWxlPjwvZGl2Pg==”]
Ogni anno milioni di uccelli vengono uccisi da doppiette, trappole e reti. Le zone umide costiere sono fondamentali per la sopravvivenza delle specie migratorie. Fabio Cianchi, coordinatore delle Oasi Wwf della provincia di Grosseto, intervistato da Askanews negli scorsi giorni, ha spiegato che quando gli uccelli affrontano questi lunghi viaggi
“dal Sudafrica, dal Centrafrica per andare in Nordeuropa o viceversa, hanno bisogno di luoghi come questo per riposarsi, mangiare, riprendere le forze e ripartire”.
Il video mostra l’oasi WWF del lago di Burano, a Capalbio, nata quasi 50 anni fa grazie alla lungimiranza dell’associazione ambientalista e dei proprietari dell’area.
“Per quanto riguarda le zone umide considerate che fino al secolo scorso l’87% delle zone umide italiane sono state bonificate e prosciugate, quindi quelle poche rimaste come l’oasi di Burano consentono proprio la conservazione della grande biodiversità di tantissimi uccelli, di decine di migliaia di uccelli che frequentano l’area”
conclude Cianchi sottolineando il ruolo determinate dell’oasi grossetana.
Via | Askanews
Non serve attraversare continenti per ammirare un paesaggio desertico spettacolare: a solo un'ora dalla capitale…
A luglio 2025 scatta la sospensione dell’Assegno di Inclusione per chi ha iniziato a percepirlo…
Come si pulisce bene la zanzariera? Lo sporco resterà sempre se non usi questa vecchia…
Dopo una giornata in spiaggia, un rimedio naturale per nutrire la chioma dopo sole, sale…
Abbigliamento monouso e sostenibilità: possono sembrare due termini agli antipodi, ma se non fosse così?…
In Italia oltre un quarto del territorio è minacciato dalla desertificazione. Il fenomeno cresce con…