[blogo-video id=”164963″ title=”Goletta verde 2016, allarme Legambiente: mare troppo inquinato” content=”” provider=”askanews” image_url=”http://engine.mperience.net/cdn/static/img/tmnews/20160812_video_16351245.jpg” thumb_maxres=”0″ url=”20160812_video_16351245″ embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTY0OTYzJyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PHNjcmlwdCB0eXBlPSJ0ZXh0L2phdmFzY3JpcHQiIHNyYz0iaHR0cDovL2VuZ2luZS5tcGVyaWVuY2UubmV0L0VuZ2luZVdpZGdldC9zY3JpcHRzL3dpZGdldF8xIj48L3NjcmlwdD48ZGl2IGNsYXNzPSJtcGVfd2lkZ2V0IiBkYXRhLW1wZT0ndHlwZT1wbGF5ZXJ8YXBwSWQ9MTl8dGFyZ2V0SWQ9MjAxNjA4MTJfdmlkZW9fMTYzNTEyNDV8cGxheWVyT3B0aW9ucz17ImF1dG9wbGF5Ijoibm9uZSIsImFkdlVSTCI6Imh0dHA6Ly9pYi5hZG54cy5jb20vcHR2P21lbWJlcj0zNzA3JTI2JWludl9jb2RlPXByZXJvbGwtYXNrYW5ld3MteDUwLWRlc2t0b3AiLCJ1c2VJbWFTREsiOnRydWV9Jz48L2Rpdj48c3R5bGU+I21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzE2NDk2M3twb3NpdGlvbjogcmVsYXRpdmU7cGFkZGluZy1ib3R0b206IDU2LjI1JTtoZWlnaHQ6IDAgIWltcG9ydGFudDtvdmVyZmxvdzogaGlkZGVuO3dpZHRoOiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7fSAjbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTY0OTYzIC5icmlkLCAjbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTY0OTYzIGlmcmFtZSB7cG9zaXRpb246IGFic29sdXRlICFpbXBvcnRhbnQ7dG9wOiAwICFpbXBvcnRhbnQ7IGxlZnQ6IDAgIWltcG9ydGFudDt3aWR0aDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O2hlaWdodDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O308L3N0eWxlPjwvZGl2Pg==”]
Non è contenta l’associazione Legambiente dello stato generale dei mari italiani. L’organizzazione ambientalista ha lanciato un allarme sulle condizioni delle acque del mare italiano, dove in media è stato valutato un punto inquinato ogni 54 km di costa.
I risultati conclusivi del lavoro di Goletta Verde 2016, storica campagna estiva di Legambiente, arrivano dopo du emesi di monitoraggi ed esami nel corso di una lunga navigazione dalla Liguria al Friuli Venezia Giulia.
Dei 265 punti monitorati dal laboratorio mobile di Goletta Verde, il 52% è risultato inquinato o fortemente inquinato: l’88% di queste criticità è in corrispondenza di foci di fiumi, fossi, canali o scarichi presenti lungo la costa e più della metà in prossimità di spiagge e stabilimenti frequentati da bagnanti.
Molto bene la Sardegna, dove sono state riscontrate poche criticità e solo in corrispondenza di foci di corsi d’acqua o canali, e buona anche la performance della Puglia, in cui si è registrato un miglioramento rispetto al 2015. La zona dell’alto Adriatico migliore è stata registrata in Veneto.
Le situazioni più critiche si trovano, invece, in Calabria, regione interessata anche da diverse proteste da parte delle comunità locali per “mare sporco”, da divieti di balneazione e da interventi delle forze dell’ordine per irregolarità nel servizio di depurazione, poi nelle Marche e in Abruzzo, regioni penalizzate anche dall’elevato numero di corsi d’acqua, canali e fossi che sfociano in mare.
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