D’accordo, non se né accorto nessuno, ma l’Australia si è spostata di un metro e mezzo. Bisogna cambiare le mappe geografiche e spostare il subcontinente australiano un metro e mezzo più a Nord.
Il più grande Paese dell’Oceania si è spostato a una velocità di 7 centimetri all’anno fra il 1994 e il 2015, quindi di poco meno di un metro e mezzo in un ventennio. Si tratta di un movimento tutt’altro che trascurabile in termini geologici e l’Istituto australiano delle scienze geofisiche sta riflettendo sulle modalità delle modifiche da apportare alle coordinate dell’intero paese.
Bisogna farlo se si vuole far coincidere carte geografiche e Gps, in caso contrario ci sarà sempre uno scarto di un metro e mezzo.
A produrre questo slittamento verso Nord è la tettonica delle placche e il conseguente movimento del subcontinente.
Se la differenza nelle coordinate è così grande è soltanto perché l’ultima volta che questo lavoro è stato fatto è stato nel 1994. Ora una commissione è al lavoro per determinare tutte le nuove coordinate e l’aggiornamento sarà effettivo all’inizio del 2017. Questo tipo di operazione verrà ripetuta ogni venti anni poiché la placca continentale dell’Australia è la più rapida dell’intero pianeta.
Via | Rfi
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