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Lo scorso martedì 2 maggio l’Università del Nevada ha presentato un prototipo di autobus elettrico a guida autonoma che potrebbe essere immesso su strada a partire dal 2019, praticamente da dopodomani: il mezzo, realizzato dall’azienda californiana Proterra, è ancora in fase di test ma a partire dal prossimo mese di giugno sarà la strada, e saranno i passeggeri, a mettere alla prova questa tecnologia che potrebbe letteralmente rivoluzionare il mondo dei trasporti urbani.
Non si tratta di una novità: altri mezzi simili sono stati testati lo scorso anno in Svizzera e anche negli stessi USA, dove proprio a Las Vegas (capoluogo del Nevada) a gennaio è stato testato Arma Navya Shuttle, il primo autobus che si guida completamente da solo.
Il bus di Proterra promette però un livello di tecnologia decisamente più alto: nella prima fase di test sarà un conducente a pilotare il mezzo e proprio in questa fase verranno raccolti dati sulle difficoltà lungo il percorso, le fermate, il numero di passeggeri, il tracciato (urbano) e la difficoltà di muoversi tra grattacieli e strade urbane raffineranno gli algoritmi studiati dagli esperti e che guideranno il mezzo in autonomia, test che sarà ufficialmente lanciato nella seconda fase. Nella terza fase di test i ricercatori auspicano di arrivare ad una commercializzazione di questa tecnologia di auto-guida, che giurano essere “rivoluzionaria”.
Di auto e autobus a guida autonoma si parla oramai da anni (e non pensiamo ai romanzi di Isaac Asimov ma alle esternazioni di Elon Musk di Tesla di qualche anno fa) e sono molti i centri ricerca che, in collaborazione con aziende automobilistiche e tecnologiche, cercano di sviluppare sistemi sicuri e pratici di guida autonoma, che garantiscano sopratutto l’incolumità dei passeggeri. Sviluppare un sistema di guida autonoma per un autobus non è cosa semplice: bisogna tenere in considerazione infinite variabili, molto maggiori rispetto quelle che vanno considerate nello sviluppo di un sistema simile per automobili, e questo rende il lavoro dei ricercatori e degli sviluppatori particolarmente complesso. Ma la guida autonoma è il futuro del trasporto urbano, perché garantirà anche un abbattimento dei costi alle aziende di trasporto locali, oltre che garanzie di maggiore sicurezza e puntualità.
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