Le auto elettriche stanno per conquistare il mercato, insieme agli scooter elettrici e agli altri veicoli a trazione elettrica. Non è solo la previsione di molte società di consulenza, è ormai un dato di fatto confermato dal gran numero di stabilimenti produttivi, di tutte le case costruttrici (gruppo FCA a parte), in cui si realizzano i componenti che poi andranno a formare i veicoli elettrici.
C’è anche chi, come Automotive News Europe, ha realizzato una mappa interattiva delle fabbriche già esistenti.
Il gruppo Renault-Nissan ne ha 10: sei in Francia, due in Spagna, una in Slovenia e una nel Regno Unito. Seguono Volkswagen con nove fabbriche, Daimler AG (che produce le Mercedes) ne ha sette, BMW ne ha cinque, il gruppo PSA ne ha tre come Ford, Toyota ne ha due come Volvo. Le restanti fabbriche appartengono a Magna Powertrain e Magna Steyr, Samsung, BorgWarner, StreetScooter, London Electric Vehicle Company, LG e ZF Friedrichshafen.
Tutta l’industria dell’automotive, quindi, si sta muovendo nella direzione dell’elettrico. D’altronde è noto che il Regno Unito vieterà la circolazione delle auto a motore termico dal 2040 e la Francia farà lo stesso mentre la Germania ci sta seriamente pensando.
L’Italia è in una situazione paradossale: nessuna proposta seria in merito dalla nostra politica, né alcuna strategia industriale per le auto elettriche da parte di Fiat. O almeno non è attualmente nota. Eppure nel nostro Paese cresce l’interesse per le auto green e volano le vendite di auto ibride.
Credit immagine: Automotive New Europe
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