Giornata importante in Campania, dove al Real Sito di Carditello si è svolto un incontro per il contrasto alle illegalità e per il supporto alle bonifiche nella Terra dei Fuochi, su spinta della rete “Stop Biocidio“, che cerca di dare voce a migliaia di uomini e donne mobilitati contro il biocidio, la devastazione ambientale, i roghi.
All’appuntamento ha preso parte il ministro dell’ambiente Sergio Costa, che ha espresso vicinanza fattiva alla gente del territorio. Ecco le sue parole: “Per tutta la mattinata sono stato tra i cittadini dei comitati afferenti alla rete ‘Stop Biocidio’ per sostanziare il cammino iniziato al ministero con l’incontro dello scorso 22 novembre. Quel giorno i cittadini mi consegnarono una serie di proposte, che in questi primi due mesi di lavoro abbiamo avviato e strutturato, coinvolgendo tutte le altre istituzioni competenti, da quelle locali agli altri ministeri. Oggi abbiamo delineato il percorso futuro che ha per tutti lo stesso obiettivo: roghi zero, bonifiche e tutela dell’ambiente e della salute“.
Tutti sappiamo del dramma ambientale italiano della Terra dei Fuochi. Gli incendi dei rifiuti tossici e speciali presenti in quella vasta area della Campania rappresentano un rischio per la salute della popolazione locale. Ecco perché ogni iniziativa di ripristino della legalità va letta positivamente.
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Gli strumenti di contrasto sono stati rafforzati negli ultimi tempi, ma bisogna fare ancora di più, creando forme di collaborazione fra istituzioni e popolazioni locali. Questa la direttrice di marcia scelta dal ministro Costa, che si esprime così: “L’invito dei cittadini è chiaro: bisogna correre. Concordo. Il nostro territorio è devastato dopo decenni di abbandono ma io credo che questo percorso, concreto e fattivo, che stiamo costruendo con i cittadini sia la chiave di volta. Su bonifiche, azioni per reprimere i roghi e soprattutto prevenirli, e sulla costruzione di un percorso informativo e culturale da fare insieme, ho presentato idee precise e concrete“.
“Ora -conclude il ministro- si entrerà nel vivo con i tavoli tecnici composti da esperti del ministero e altri indicati proprio dai comitati. Ci siamo dati appuntamento, sempre a Carditello, tra meno di due mesi per la verifica. Voglio sottolineare inoltre che la scelta del sito non è stata affatto casuale: Carditello è simbolo di rinascita in un territorio martoriato. E da qui parte il riscatto ambientale che per la prima volta in assoluto vede insieme, a lavorare, anche in maniera sperimentale, se vogliamo, ma con grande concretezza, cittadini e istituzioni, seppur ognuno con la propria identità e specificità. ‘Stop biocidio’ oggi ci ha invitati a correre di fronte al semaforo lampeggiante: accolgo l’invito e a loro rispondo: lo Stato vuole esserci“.
Fonte | Ministero dell’Ambiente
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