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Auto elettriche: il prezzo dei metalli limiterà il mercato?

Il rapido aumento del prezzo dei metalli potrebbe frenare lo sviluppo del mercato delle auto elettriche. È quanto evidenzia Benchmark Mineral Intelligence in un recente intervento, riportato dal Japan Times. In particolare, con l’aumento della domanda di litio a livello internazionale, il costo per il minerale grezzo sono aumentati a dismisura, rendendo così la produzione di veicoli elettrici più complessa.

Non solo litio, però. Anche il cobalto ha visto un aumento repentino delle proprie tariffe per il minerale grezzo. E si tratta di un elemento irrinunciabile per il corretto funzionamento delle batterie per auto elettriche.

Auto elettriche e metalli: un settore complesso

Il 2020 è stato all’insegna delle auto elettriche, sempre più richieste dai consumatori. Questo ha determinato una spinta nella richiesta di litio a livello globale, con i prezzi che sono tornati a crescere dopo tre anni di cali. E per il cobalto è andata addirittura peggio, con un aumento del 57% delle tariffe a livello internazionale.

Oggi la componente più costosa delle auto elettriche è rappresentata dalle batterie e, se si vogliono mantenere i prezzi competitivi sul mercato, il prezzo deve aggirarsi attorno ai 100 dollari per kWh. Con l’aumento del prezzo dei minerali, i principali Paesi produttori di batterie – come la Cina – stanno però incontrando difficoltà a rimanere entro questa soglia, per via del mercato in crescita di minerali e metalli. Così ha spiegato Cameron Perks, analista senior per Benchmark Mineral Intelligence:

Se il litio e altri elementi ad alto costo, come il cobalto e il nickel, entrano in periodi di prezzi alti e sostenuti, determinano un freno all’abilità dei produttori di mantenere bassi i prezzi delle batterie.

Dopo una prima discesa alla soglia record di 100 dollari per kWh lo scorso anno, tra il 2020 e il 2021 il prezzo si è già rialzato a 137 dollari per kWh. Al momento, non è fattibile per i produttori allontanarsi dal litio, non almeno nel breve periodo, pertanto le principali aziende automobilistiche si trovano con le mani legate.

Entro il 2030, la domanda di batterie al litio si decuplicherà. Ma già a partire dalla fine del 2021 si inizierà a registrare un deficit, per l’impossibilità delle miniere attuali di tenere il passo, e nel 2022 vi potrebbero essere 120.000 tonnellate di gap tra gli ordini degli automaker e ciò che realmente il mercato può fornire.

Fonte: Japan Times

marcogrigis

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