efficienza energetica
Torniamo a parlare di case green e della grande confusione che alberga sull’argomento.
La direttiva UE ha infatti portato un certo caos tra governo e aziende e ad oggi sono in tanti a non aver ancora capito come muoversi, cosa c’è di definitivo e cosa, invece, potrebbe ancora cambiare.
Per dare una risposta seppur parziale, è quindi il caso di fare il punto della situazione ad oggi.
Al momento, infatti, la direttiva è stata approvata dal parlamento europeo. E questo significa che, in mancanza di cambiamenti improvvisi, si andrà sempre più incontro all’obbligo di rimettere a norma tutti (o quasi) gli edifici.
La normativa Ue prevede che nel giro di 20 anni, le case e gli edifici siano messi a norma attraverso una serie di lavori che devono essere definiti entro una certa scadenza.
Iniziamo con il dire che a partire dal 2024 non ci saranno più incentivi per l’installazione di caldaie a combustibili fossili che è quindi evitare fin da ora.
L’idea è infatti quella di passare alle nuove caldaie, motivo per cui (anche se non è ancora certo) potrebbero essere a rischio anche quelle a gas.
Dal 2026, in modo crescente e per gli edifici in cui è possibile sarà obbligatorio installare impianti ad energia solare. Cosa che diverrà definitiva entro il 31 Dicembre 2032.
Andando alla tanto temuta classe energetica, dal 2027 al 2033 si dovrà passare necessariamente alla D come minimo su tutti gli immobili. Il tutto arrivando il prima possibile alla classe A. Per questo motivo, chi acquista nuovi edifici dovrà prestare attenzione al fatto che siano a norma e quindi senza emissioni. Cosa prevista da Gennaio 2026.
È possibile che in futuro arrivino delle deroghe su quanto detto. Al momento, però, le scadenze più importanti sono queste.
Ad oggi, il testo non è ancora definitivo ed è quindi possibile che arrivino delle modifiche. Se ciò non avviene, però, la situazione alla quale prepararsi è quella appena descritta.
Per questo motivo, calendario alla mano, è molto importante tenere a mente quali sono tutte le modifiche da attuare il prima possibile o, almeno, nei tempi indicati dal Parlamento.
In questo modo si potrà agire passo passo, seguire le agevolazioni e cercare di trovare un risparmio e una modalità il più possibile idonei al proprio stile di vita.
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