ingegnere che controlla i pannelli solari
Le emissioni di gas serra, derivanti principalmente dall’uso di combustibili fossili, hanno difatti accelerato il riscaldamento globale, causando un impatto devastante sull’ambiente: ondate di calore, scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello del mare e altri eventi meteorologici estremi sono solo alcune delle conseguenze visibili di questo fenomeno.
Come affrontare tutto ciò? Fondamentale è sicuramente la transizione energetica, ovvero il passaggio da un sistema di produzione di energia basato su fonti fossili a uno sostenibile e rinnovabile. Realtà come NWG, fornitore energia 100% rinnovabile, svolgeranno dunque un ruolo cruciale nei prossimi anni, permettendo ai consumatori di diminuire considerevolmente il loro impatto sul clima e sull’ambiente.
Le fonti rinnovabili rappresentano una delle principali risorse per produrre energia elettrica in modo sostenibile. Ne fanno parte l’energia solare, l’eolica, l’idroelettrica, la geotermica e la biomassa. Ognuna di queste fonti possiede peculiarità e vantaggi specifici: ciò che le accomuna è la loro capacità di ridurre in maniera significativa le emissioni di carbonio. Più nel dettaglio:
Mentre alcune fonti, come ad esempio l’energia eolica che necessita di venti forti e continui, sono fortemente legate a variabili ambientali, altre si prestano meglio a un utilizzo domestico. È il caso dell’energia solare, sempre più sfruttata grazie ai tanti incentivi dedicati all’installazione di impianti fotovoltaici.
La transizione energetica non riguarda solo la diversificazione delle fonti energetiche. Essa implica piuttosto un ripensamento globale del rapporto con l’ambiente e l’adozione di pratiche sostenibili a suo sostegno. Uno degli obiettivi principali è la riduzione delle emissioni di gas serra, fondamentale per contenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5°C, come stabilito dall’Accordo di Parigi.
Oltre all’abbattimento delle emissioni, la transizione energetica punta dunque a promuovere l’efficienza energetica. Questo significa utilizzare meno energia per svolgere le stesse attività, attraverso tecnologie più efficienti e comportamenti più consapevoli. Qualche esempio? Si va dall’adozione di elettrodomestici a basso consumo all’isolamento termico degli edifici con materiali riciclati e riciclabili, fino allo sviluppo della mobilità sostenibile.
A proposito di sprechi, la transizione energetica mira a decentralizzare la produzione energetica. Questo significa promuovere la creazione di piccoli sistemi di produzione distribuiti sul territorio, come impianti solari domestici o eolici comunitari, per favorire l’indipendenza dalle grandi centrali elettriche e ottimizzare la gestione dei consumi.
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