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Mangiare pasta ogni giorno: cosa succede al nostro corpo e al nostro umore

Scopri perché la pasta è un alimento irrinunciabile per molti e quali sono i suoi effetti sul nostro corpo se consumata quotidianamente.

La pasta è un alimento amato da molti, un caposaldo della dieta italiana e mediterranea. È spesso considerata una fonte primaria di carboidrati che apporta energia al nostro corpo. Quando però si tratta di consumarla ogni giorno, le opinioni degli esperti possono divergere. Alcuni sostengono che mangiare pasta quotidianamente possa avere implicazioni negative, mentre altri, come la nutrizionista dottoressa Galiazzo, ne difendono i benefici, se consumata con moderazione e nel contesto di una dieta equilibrata.

La pasta come fonte di energia insostituibile

La pasta è un alimento che non solo soddisfa il palato, ma fornisce anche un’importante fonte di energia. Questo è principalmente dovuto alla sua composizione di carboidrati complessi, che l’organismo utilizza per produrre energia. La dottoressa Galiazzo afferma che consumare pasta in quantità moderate, con il giusto condimento e bilanciamento nutritivo, può essere estremamente benefico. Questi carboidrati complessi sono essenziali per la nostra salute e contribuiscono al corretto funzionamento del corpo.

Proprietà della pasta – ecoblog.it

Riduzione del rischio di aumento di peso

Contrariamente alla credenza popolare, la pasta non è necessariamente un alimento che fa ingrassare. In realtà, secondo la nutrizionista, il consumo regolare di pasta integrale può contribuire a mantenere stabile il peso corporeo e ridurre il rischio di ingrassare. Questo è possibile grazie al contenuto di fibre della pasta integrale, che facilitano la regolarità intestinale e aiutano a mantenere in salute l’apparato digerente. Studi hanno dimostrato che chi consuma pasta regolarmente tende ad avere un indice di massa corporea inferiore.

Impatto sui livelli di glicemia

Un altro aspetto interessante riguarda l’effetto della pasta sui livelli di glicemia. La dottoressa Galiazzo sottolinea che una porzione di pasta da 70 grammi, combinata con altre fonti di fibre durante il pasto, può aiutare a controllare i picchi glicemici. Questo rende la pasta un alimento adatto anche per chi deve tenere sotto controllo la glicemia, purché venga consumata in modo responsabile e bilanciato.

Il legame tra pasta e buonumore

Infine, la pasta può influire positivamente sull’umore. Essa è ricca di manganese e altri sali minerali preziosi che favoriscono il rilassamento e il benessere psicofisico. Consumare pasta può contribuire a migliorare l’umore, soprattutto se inserita in un contesto di dieta varia e bilanciata. E’ consigliabile evitarla a cena se si hanno problemi di sonno, poiché potrebbe interferire con il riposo.

Stefano Crippa

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Stefano Crippa

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